John John e Carolyn “a prezzo pieno”: lezione di stile agli influencer di oggi
Prima degli influencer, servi felici del mercato, c’erano Kennedy e Bessette: bellissimi, eleganti, imitati e desiderati da tutti. Ma non pretendevano trattamenti di favore e regalie in qualsiasi ristorante o albergo stazionassero
Non so se ricordate “Gattaca”, un film di fantascienza di fine anni Novanta. In un mondo suddiviso tra individui geneticamente validi e non validi, Jude Law interpretava Jerome, un essere umano perfetto, un modello ideale per la riproduzione. In seguito a un incidente, Jerome diventa paraplegico: il suo patrimonio genetico è sempre ottimale, ma viene scartato dall’algoritmo che tutto regola. Grazie a uno scambio di identità, il suo posto viene preso da Vincent (Ethan Hawke), un addetto alle pulizie affetto da un problema cardiaco non invalidante ma comunque inaccettabile nella società di Gattaca, che deve selezionare donne e uomini senza alcun difetto per poterli impiegare nelle missioni spaziali. Solo le persone fisicamente e mentalmente ineccepibili hanno accesso alla tecnologia: se hai i piedi piatti o sei scemo, niente viaggi nel cosmo. E’ già tanto se ti fanno tenere l’aria condizionata. Oggi gli influencer si ritrovano in un contesto simile a quello di Gattaca: anche loro vengono selezionati in base a quanto il loro corpo è adeguato alla tecnologia da promuovere.
Se c’è da spingere un attrezzo da palestra, devono avere addominali all’altezza della situazione. Se c’è da pubblicizzare un videogioco, il loro cervello deve essere in grado di affrontare gli scenari più complicati. In poche parole, il corpo e il cervello dell’influencer devono essere adatti a farsi consumare dalle nuove tecnologie immesse sul mercato. A dispetto del nome che portano, queste persone non influenzano assolutamente nulla: si limitano a rispondere alle necessità del prodotto di turno, mettendo a sua disposizione le proprie qualità fisiche e/o mentali. Sono dei servi felici, cavie che si sottopongono volontariamente alla sperimentazione, per poi produrre contenuti che somigliano a una trasmissione tv pomeridiana: nient’altro che sguardi in camera e una montagna di telepromozioni.
Le cose non sono sempre andate così. Nel Ventesimo secolo, nessuno dedicava un briciolo di attenzione ai servi felici, ma solo ai tastemaker, ai leader, belli o brutti che fossero. Prendiamo Churchill: non credo fosse in grado di uscire dalla vasca da bagno senza l’aiuto di un inserviente, molto probabilmente era bipolare e di certo era un alcolizzato. All’epoca ha vinto una guerra mondiale, ma oggi credo che non lo userebbero neanche come testimonial di Subway. O pensiamo ad Hassan Fathy: chi finanzierebbe oggi un progetto urbanistico radicale e visionario come la sua New Gourna? Quante maestrine e maestrini lo accuserebbero via Twitter di aver fatto (seppur a fin di bene) ingegneria sociale?
Ma prendiamo due volti celebri e invidiati degli anni Novanta, non due leader in senso stretto, ma due celebrity dall’allure cosmopolita, una power couple che – a uno sguardo superficiale – ricorda da vicino proprio gli influencer contemporanei: John Fitzgerald Kennedy Jr. (meglio noto come John John Kennedy) e Carolyn Bessette. Bellissimi, eleganti, imitati e desiderati da tutti: prima ancora che esistesse Instagram, se John John e Carolyn venivano fotografati dai paparazzi in un ristorante, il giorno dopo quel ristorante era pieno di gente che voleva emularli. Erano venerati da chiunque, anche da chi aveva uno stile di vita diametralmente opposto al loro: anche se vivevi orgogliosamente ai margini della società, sotto sotto, volevi fare colazione al bar frequentato da John John (conosco transessuali che ancora oggi si vantano di aver mangiato al French Laundry perché ci andava Obama).
John John e Carolyne sono molto più Instagram friendly di Churchill e Fathy, ma anche questa coppia di ricchi boni del Ventesimo secolo sapeva comportarsi con più grazia rispetto agli influencer contemporanei, che ormai pretendono trattamenti di favore e regalie in qualsiasi ristorante o albergo stazionino. Ascoltate questa storia incredibile: durante una loro visita a Porto Cervo nel 1992, i commercianti locali erano talmente estasiati di avere John John e Carolyne nei loro negozi che sommersero la coppia di regali, sconti e offerte speciali. La coppia, dall’alto del proprio stile, rifiutò ogni cortesia: “No grazie. Noi paghiamo solo a prezzo pieno”.