Saverio ma giusto
Il diario Draghi sarebbe un best seller della cancelleria
In Italia mancano spirito d'iniziativa e guizzi imprenditoriali, altrimenti qualcuno avrebbe già pensato di metterlo sul mercato. Molti i vantaggi, dalla credibilità automatica per chi la usa agli sconti in bolletta, per non parlare dei contatti delle cancellerie europee
Che l’Italia manchi di spirito d’iniziativa e guizzi imprenditoriali degni di questo nome (che non siano cioè “apro una pizzeria a via Veneto, faccio una focaccia col Patanegra sopra e la faccio pagare 60 euro!”) lo si capisce già solo dal fatto che nessuno – né Buffetti né le Cartiere Pigna né quelle di Fabriano – abbia pensato di mettere in commercio l’agenda Draghi. Eppure era dai tempi dell’agenda rossa di Paolo Borsellino che non si parlava così tanto in Italia di un articolo da cartolibreria. A settembre, con il “back to school”, la ripresa a pieno regime della vita lavorativa o universitaria e la preoccupazione per le bollette e il carovita, l’agenda Draghi venderebbe sicuramente molto più di qualsiasi Smemoranda, agenda Comix o Moleskine che dir si voglia; spinta anche da quell’effetto nostalgia – da sempre trainante nei consumi italiani – che già avvolge l’esecutivo guidato da Mario Draghi.
Non è solo marketing: stampare e commercializzare l’agenda Draghi vorrebbe dire in primis sottrarla alla retorica dei partiti politici, sia di chi voleva intestarsela sia di chi voleva prenderne le distanze. Come dovrebbe essere fatta questa agenda Draghi? Lo ha detto Draghi stesso in conferenza stampa: “L’agenda Draghi è fatta sostanzialmente di interventi, risposte, riforme. […] Risposte pronte ai problemi che si presentano”. Dunque, bisognerà che l’agenda Draghi settimanale 18 mesi preveda interventi (di grafica e impaginazione in primis: basta con la divisione in settimane, piuttosto tutti i lunedì con i lunedì, i martedì con i martedì e così via per i restanti giorni), riforme (via i santi da calendario, vengano piuttosto segnate le Giornate mondiali), e soprattutto risposte: sì ai test – un classico da diario scolastico – ma su problemi concreti, e tutti a risposta multipla; test del tipo “Quanto sei atlantista?”, “Sei tassista o balneare?” o “Scopri se il tuo vicino di banco ti voterebbe la fiducia”. L’agenda Draghi sarà in quattro colorazioni: nero banchiere centrale, grigio burocrate, verde speranza e marrone ci siamo capiti. Copertina non in pelle, ma in marmo di Carrara.
All’interno c’è una rubrica telefonica con tutti i numeri delle principali cancellerie europee, nonché della Casa Bianca e il privato di Zelensky. L’agenda Draghi è l’unica che ti ricorda le scadenze del Pnrr, ti avvisa in caso di tempesta sui mercati, e ci trovi già segnati tutti gli appuntamenti con l’Europa, la Nato e gli alleati strategici dal punto di vista energetico. Oltre al supporto cartaceo, grazie a un pratico Qr code posto sulla quarta di copertina l’agenda Draghi è anche digitale, direttamente sul tuo telefono, dove ti arrivano notifiche per tutti gli impegni di cui sopra. L’agenda Draghi conferisce credibilità a chi la indossa, in mano o sottobraccio: oltre a usarla e consultarla, l’agenda Draghi è anche un vero e proprio accessorio che dà prestigio internazionale. Invisa in Russia e Cina, l’agenda Draghi è il trionfo del made in Italy e fa crescere l’occupazione. Con l’agenda Draghi hai uno sconto sulle prossime bollette di luce e gas, e potrai accedere ai fondi europei: in palio ci sono 19 miliardi. Cosa aspetti? Compra anche tu l’agenda Draghi! Ah già, ma nessuno ha pensato di stamparla e metterla in commercio...