
Foto di Andrea D'Errico, via LaPresse
collezionismo
Il valore reale degli album di figurine Panini, che c'entra poco con i soldi
Le probabilità - contando i doppioni - di possedere tutti i pezzi, il costo e altre amenità: un signore impazzito mi ha venduto su eBay a sette euro nove anastatiche di album mondiali
A me gli occhi: questa è una figurina Panini, la prima del vostro album Calciatori. Le probabilità che sia un doppione sono, matematicamente, pari a zero. Una volta che passate alla seconda figurina, ecco che le probabilità del doppione aumentano vertiginosamente: diventano una fratto l’intero numero di figurine previsto dalla raccolta. Se non lo è, con quella successiva le probabilità raddoppiano. E a crescere fino al momento in cui, avendo riempito l’album, qualsiasi figurina sarà necessariamente un doppione.
Può sembrare un discorso frivolo ma è la base statistica di un sofisticato ragionamento dalle profonde implicazioni sociali compiuto da un matematico dell’università di Cardiff, Paul Harper. In vista dell’uscita dell’album dedicato ai Mondiali di calcio, con le sue 670 caselle vuote, Harper ha calcolato – vi risparmio tutti i passaggi – che il momento critico del collezionista arriverà quando gli mancheranno solo diciannove figurine. A quel punto, per trovarle tutte, sarà statisticamente probabile dover comprare altri 483 pacchetti, scartando 2.396 doppioni. Infatti, se a un collezionista fortunato che non trova mai doppioni basterebbe comprare 134 pacchetti da cinque figurine per arrivare a 670, in media ci sarà bisogno di comprarne 977 per completare la raccolta. Con l’onta che, paradossalmente, ogni bustina in più che si compra fa aumentare il rischio doppioni e diminuire le probabilità di completamento.
Non è solo un ozioso giochino matematico. Harper ha ben presente che, nell’attuale contingenza, il completamento dell’album peserebbe su ciascuna famiglia per 870 sterline: nel Regno Unito infatti ogni bustina costerà 90 pence, a fronte degli 80 per Russia 2018 e dei 50 per Euro 2016. La sua teoria inflazionistica si colloca nel contesto di uno degli argomenti più dibattuti fra i collezionisti, il valore di una singola figurina. Secondo la teoria di Harper, nonostante una bustina costi meno di un pound, una figurina buona finisce tuttavia per costarne circa 1,3.
È in realtà lettura istruttiva ripescare l’ultima fittissima pagina dei vecchi album – che da bambini ignoravamo e i nostri genitori scrutavano con terrore – per ricostruire il costo attribuito dalla Panini a ciascuna delle figurine mancanti da richiedere miratamente. Per i mondiali del ‘70 bastavano 20 lire l’una, per gli europei dell’80 ancora 25; che diventavano 40 nell’84, 50 nell’88, 100 nel ‘92, 150 nel 2000, fino a toccare i 10 centesimi con l’avvento dell’euro. Oggi bisogna mandare una mail al servizio clienti.
La fallacia di Harper sta nel confondere il costo col valore. Il suo calcolo non considera l’abituale ricorso allo scambio, con tutti gli annessi giochini per accaparrarsi le figurine altrui – il lancio a muro, sofisticati rubamazzo, l’occasionale esondazione nella violenza – che evidentemente in Galles non si praticano. Soprattutto, Harper dimentica che un album di figurine non ha valore documentale o iconografico. Lo prova non solo che online si trovino a prezzi civili album completi dismessi, mentre gli album vuoti possono costare oltre duemila euro; ma anche che le anastatiche vengano smerciate a prezzi irrisori.
La stessa Panini fa pagare 29 euro la riproduzione complessiva degli ultimi undici album degli europei, e un signore impazzito mi ha venduto su eBay a sette euro nove anastatiche di album mondiali, praticamente ciascuna al costo di un’attuale bustina di figurine. L’Unità di Veltroni dava le anastatiche degli album come allegato gratuito.
Il valore della figurina deve dunque risiedere altrove: nell’intrattenimento che se ne ricava scartandole, appiccicandole e sacramentando per i doppioni, appesi al baratro delle caselle vuote (a meno di non fare come il figlio di un mio amico che, una decina d’anni fa, completò il Milan con cinque Robinho uno di fianco all’altro).
Non a caso infatti la ferale pagina conclusiva riporta da sempre l’ammonimento a non rispedire l’album completo in casa editrice, specificando che non dà diritto a nessun premio. Un album completato sarà pure costato tantissimo, ma di per sé non vale molto.

L'editoriale dell'elefantino