(foto Ansa)

È arrivato il momento di eleggere gli elettori

Saverio Raimondo

Il processo democratico è incompiuto: altro che governo del popolo, siamo finiti in una isteriocrazia. Election Pass: la proposta di legge risolutiva firmata da Saverio Raimondo (nel suo ultimo libro)

Pubblichiamo alcune pagine di “Memorie di un elettore riluttante”, di Saverio Raimondo. Edito da Feltrinelli (128 pp., 15 euro) il libro del comico romano, autore della rubrica settimanale “Saverio ma giusto” sul Foglio, arriva in questi giorni nelle librerie.


 

Onorevoli Parlamentari,
La presente proposta di legge nasce dall’esigenza di rivedere il meccanismo elettivo alla luce della crisi di efficacia e rappresentanza che sta attraversando la democrazia. 
Il processo democratico appare infatti incompiuto: gli elettori esercitano sì piena sovranità e decidono le sorti del Paese tramite libere elezioni, ma questi elettori chi li ha votati? Nessuno. Ciò rende il loro voto e tutto ciò che ne consegue (parlamenti, governi, risultati referendari) democraticamente illegittimi. 

Gli elettori oggi esercitano il loro potere grazie al diritto di voto acquisito automaticamente tramite il suffragio universale, che altro non è che un’estensione indiscriminata della legge di successione dinastica, retaggio monarchico e pertanto antidemocratico: tramite questo principio, il voto passa di padre in figlio o di madre in figlia di generazione in generazione, rendendo la nostra democrazia soggetta alla fertilità e agli ormoni, alle facoltà erettili e all’ovulazione, ma non alla sovranità popolare; dunque istituendo de facto un governo dello sperma (semiocrazia) e dell’utero (isteriocrazia), non del popolo. 
Inoltre, libertà di voto e libertà di candidarsi sono due facoltà in evidente conflitto d’interesse. Pur se il voto è segreto, è ragionevole pensare che chi si candidi alle elezioni politiche poi voti se stesso, favorendo i propri interessi. 

Appare dunque urgente e non più rinviabile avviare una democraticizzazione dell’elettorato, rendendolo eleggibile su base popolare e con una netta separazione fra chi vota e chi è votato. I cittadini che vorranno esercitare il proprio diritto di voto dovranno candidarsi, e sottoporre la loro facoltà elettiva al giudizio dell’opinione pubblica; solo se saranno eletti verranno nominati “elettori”, in grado cioè di esercitare la volontà popolare e di eleggerne i rappresentanti. Coloro invece che pensano di fare carriera politica e candidarsi a organi di rappresentanza saranno tenuti ad astenersi sia dal candidarsi come elettori, sia dall’eleggerne. 
Con l’elezione degli elettori, il corpo elettorale verrà selezionato tramite un democratico sistema di autoregolamentazione che promuoverà al suo interno le persone più qualificate e idonee a eleggere i nostri rappresentanti, limitando così: voti disinformati, irragionevoli, incompetenti, corrotti, o anche solo chi ancora si sbaglia a votare e mette la X fuori dal simbolo, o chi centra il simbolo ma con una Y. Inoltre, con questo sistema verrà eliminato per sempre il problema degli indecisi e degli astenuti, che troppo spesso influenzano inutilmente il dibattito e condizionano le campagne elettorali in modo sterile, giacché il giorno delle elezioni poi restano comunque a casa, o vanno al mare, o annullano di proposito il proprio voto scrivendo sulla scheda frasi volgari o senza senso come “Magnateve anche questa”. L’Italia ha scelto di essere una repubblica; pertanto è ingiusto che il popolo sia sovrano. Il popolo deve essere presidente, e sottoporsi a regolari elezioni.  Perché la Democrazia è governo del popolo; dunque sarà vera democrazia solo quando potremo decidere da quale popolo farci governare. 


PROPOSTA DI LEGGE

Art. 1.
(Istituzione di un nuovo
 sistema elettivo)  
1. Sessanta giorni prima di una qualsiasi tornata elettorale (che sia nazionale, regionale o comunale) si terranno libere elezioni fra i cittadini interessati alla consultazione per eleggere chi fra loro potrà votare.
  2. Chi vorrà votare dovrà candidarsi, presentando la propria candidatura presso il Ministero dell’Interno almeno trenta giorni prima dell’elezione dell’elettorato.
  3. Nei trenta giorni precedenti all’elezione degli elettori, i cittadini candidati sono tenuti a far conoscere con chiarezza le proprie idee politiche e le proprie intenzioni di voto, cioè chi voterebbero alle elezioni qualora fossero eletti; nonché per chi hanno votato in passato. Per tanto i candidati elettori sono tenuti per legge a esprimere le proprie opinioni e a intervenire a ogni discussione sui social network, nei bar o sul trasporto pubblico, se necessario anche alzando la voce o scrivendo tutto in CAPSLOCK; e a non sottrarsi al confronto democratico in nessuna circostanza, nemmeno a tavola, nemmeno in presenza di estranei, nemmeno se circondati da persone armate di cinghie e mazze che non la pensano come loro. Inoltre gli aspiranti elettori sono tenuti a rendere pubbliche e trasparenti le loro vite: in sede di candidatura dovranno presentare il proprio certificato elettorale, un check-up completo, l’albero genealogico, un profilo psichiatrico, il Cud e le ultime due buste paga. La documentazione verrà pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale.
 4. Tutti i cittadini sono autorizzati a informarsi riguardo ai candidati elettori. Ciascuno è libero, in ogni momento della giornata, di rivolgersi a chiunque, fermandolo in mezzo a una strada o bloccandolo in ascensore, picchiettandogli da dietro sulla spalla o svegliandolo mentre dorme, e domandargli per chi vota o voterebbe, quali sono le sue posizioni su determinate questioni d’interesse nazionale o locale, e se sa come si fa una X a mano libera. Il candidato è tenuto a non sottrarsi al confronto democratico a tappeto: non sono ammesse scuse quali “vado di fretta”, “sta bloccando il traffico”, “non vede che sto mangiando”, “ma sono le tre di notte”, “OCCUPATO!”. 
 5.  Fatte salve le leggi vigenti in merito alla diffamazione, ogni cittadino è autorizzato, anzi invitato, a dire la propria sui candidati elettori, in ogni luogo e con ogni mezzo, specialmente se il cittadino ha o ha avuto rapporti dimostrabili di qualsivoglia natura con uno o più dei candidati elettori, compresi video o chat private. 
 6.  I parenti fino alla terza generazione di un candidato elettore dovranno necessariamente astenersi dal voto. Questo per non avvantaggiare nessun candidato, dando pari opportunità tanto agli orfani quanto ai neocatecumenali; e avere un elettorato che sia tale solo su base meritocratica: un famigliare può facilmente sostenere un candidato solo perché è parente o, più probabilmente, non sostenerlo proprio perché è un parente.
 7. Una volta eletto elettore, il cittadino non potrà candidarsi a nessuna carica pubblica alle successive elezioni ed è tenuto a presentarsi alle urne per esprimere il proprio voto. In caso contrario, potrà essere perseguito a norma di legge per inadempienza di pubblico incarico e rifiuto od omissione di atti d’ufficio.
 8. L’elettore resta in carica fino alle successive elezioni. Nel caso in cui il candidato politico votato dalla maggioranza degli elettori eletti si riveli inadempiente, assenteista, inadeguato o disonesto, i cittadini potranno valersi sugli elettori che lo hanno votato, in quanto responsabili, tramite lo strumento della class action. In caso di condanna, oltre all’esborso dei danni materiali e a un congruo risarcimento economico, i soggetti perderanno la possibilità di candidarsi elettori per un tempo non inferiore a due elezioni.


Art. 2.
(Soggetti destinatari)


1. Possono candidarsi a elettori tutti i cittadini incensurati che avranno raggiunto la maggiore età, senza distinzione di ceto, censo, etnia, grado d’istruzione, orientamento sessuale, genere, abbigliamento, peso corporeo, tatuaggi o piercing.
 2. Per candidarsi a elettori i cittadini devono essere in possesso di regolare Election Pass.
 3. L’Election Pass può essere scaricato tramite app IoVoto dopo il superamento di un test rapido di educazione civica sul sito del Ministero dell’Interno (vedi allegato 1).


 Art. 3.
(Strumenti di campagna elettorale)
  1. Gli elettori sono tutti uguali. Per tanto dovranno avere uguale spazio e accesso ai mezzi d’informazione.
 2. Tutti i candidati elettori dovranno rendere pubblici i loro profili social. Nel caso in cui il candidato non abbia profili social, deve obbligatoriamente aprirne almeno uno e renderlo pubblico. Il candidato è tenuto a postare/twittare, o twerkare in caso di TikTok, almeno due volte al giorno su ogni suo profilo, e a partecipare al dibattito pubblico commentando notizie e status altrui, anche a sproposito o in maniera del tutto pretestuosa. Il candidato rinuncia implicitamente alla propria privacy: il segreto è nell’urna, tutto ciò che sta fuori è pubblico e manifesto.
 3. I mezzi di comunicazione radio-televisivi dovranno garantire spazi uguali ai candidati elettori, consentendo a ciascuno il tempo per esprimersi e replicare. Visto il numero presumibilmente alto di candidati elettori (il bacino potenzialmente interessato è di 51 milioni di persone), la tv pubblica è invitata a prendere in considerazione l’idea di un canale dedicato, che programmi h24 confronti, tribune politiche, appelli autogestiti e risse, affinché sia garantito a tutti i candidati lo spazio minimo sufficiente. Per il suddetto canale si consigliano nomi tipo Rai Popolo, Rai Suffragio, Rai Assemblea o Rai 51.
 4. I candidati elettori potranno chiedere o accettare finanziamenti alla propria candidatura solo se in modo trasparente e a norma di legge. Le spese sostenute dal candidato ai fini della campagna elettorale dovranno essere rendicontate al dettaglio, e potranno essere detraibili. Fra queste: vestiario, cura della persona, hotel e parcheggi, cene per almeno due persone e vacanze di gruppo, lavori di ristrutturazione domestica giustificati (es. lavori di ampliamento per il salone e la sala da pranzo allo scopo di poter dare cene o ricevimenti elettorali). Non sono ammesse al fine della detrazione spese legate all’acquisto di armi, all’uso di stupefacenti o all’impiego di sex toys: la legge non avvalla il consenso ottenuto con l’intimidazione, l’obnubilamento o l’orgasmo. 
 

Art. 4.
 (Disposizioni generali)  
1. Essendo il voto un grande evento che richiama milioni di persone in luoghi pubblici, si introducono semplici regole igienico-sanitarie per rendere le elezioni a norma:  a) L’accesso al seggio è consentito solo a vaccinati (contro qualunque cosa, compreso Herpes Zoster, papilloma virus e malaria) e in presenza di un tampone molecolare negativo (a qualunque reagente) effettuato nelle ultime 24 ore;
b) una volta dentro al seggio, l’elettore dovrà indossare un grembiule, una cuffietta e una visiera per gli occhi; 
c) non si potrà entrare in cabina elettorale con una temperatura superiore ai 37.5, e senza aver prima calzato dei copriscarpe monouso;
d) le matite dovranno essere “usa e getta” o immerse dopo l’uso in un battericida; le schede sterili; e) ogni cabina sarà in plexiglas, distanziata dalle altre di almeno un metro e mezzo, dotata di dispenser con gel igienizzante e filtri per l’aria; 
f) gli scrutinatori al seggio hanno l’obbligo di indossare guanti e mascherina asettica;  g) all’uscita dalle sedi di seggio verranno poste delle docce di decontaminazione;  h) a titolo cautelativo, ogni persona che prende parte alla consultazione elettorale dovrà successivamente mettersi in quarantena fiduciaria per 14 giorni.   2. Al fine di ridurre ulteriormente il rischio di eventuali contagi, incentivare il più possibile il voto da remoto sulla app con lo SPID o tramite PEC.  


Allegato n. 1
Test rapido di educazione civica per il conseguimento dell’Election Pass

L’Italia è una Repubblica:
a) presidenziale
b) parlamentare
c) per azioni (R.p.A.)
d) democratica del Congo

 Da chi è nominato il Presidente del Consiglio?
 a) Dipende
 b) Dal Presidente della Repubblica
 c) Dai senatori a vita 
d) Dai senatori, a vita

Chi elegge il Presidente della Repubblica?
a) Il Parlamento in seduta comune più delegati regionali
 b) Il voto della giuria demoscopica, della sala stampa e dell’orchestra, più il televoto 
c) La Sisal, il Codacons e un rappresentante della Guardia di Finanza 
d) L’Academy of Motion Pictures Arts and Sciences 

Potere legislativo, esecutivo, giudiziario: indicare nell’ordine chi li detiene.
a) Le banche, gli alieni, gli ebrei 
b) La Germania, la Francia, il Vaticano
c) La Motorizzazione Civile, i Monopoli di Stato, la Rai
d) Il Parlamento, il Governo, la Magistratura

L’Unione Europea:
a) è una unione politica ed economica a carattere sovranazionale 
b) è un gruppo pop sud coreano
c) è una catena di supermercati 
d) è la casa editrice dell’euro.

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