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cage fight

Vada come vada, la sfida tra Musk e Zuckerberg aiuterà tutti a sentirsi più umani

Francesco Bonami

L'incontro in gabbia tra i due padroni del mondo digitale aiuterà anche noi a liberarci dalle nostre di gabbie. Nessuno ne uscirà come ci è entrato

Le grandi sfide fanno bene al business ma fanno bene anche al mondo. Joe Frazier-Muhammad Ali, Björn Borg-John McEnroe, James Hunt-Niki Lauda, Andy Warhol-Jean Michel Basquiat. Adesso Elon Musk e Mark Zuckerberg hanno deciso di darsele di santa ragione in un Cage Fight, chissà dove. Due guru “dell’immaterialità” che si sfidano in tempo reale, in uno spazio reale con due corpi, i loro, reali, anche se quello di Musk è apparentemente più acciaccato di quello del più giovane avversario. Chissà se si vestiranno, come nella lucha libre messicana, con delle belle maschere variopinte. Mr. X contro Sir Meta, potrebbero diventare personaggi della mitologia popolare più di quanto lo siano nella mitologia digitale. Perché abbiano deciso di farlo non è chiaro. Sicuramente c’è dietro il business ma forse anche una lezione da non sottovalutare. Anche gli dèi, Gesù insegna, hanno bisogno di sentirsi umani, almeno una volta nella vita. Neanche l’intelligenza artificiale, che i due geni reali perseguono con avidità, avrebbe potuto immaginarsi una sfida del genere. Considerati gelidi e disumani, atroci calcolatori, i due buttano sul piatto la loro adolescenza repressa, l’ipotalamo sottosviluppato, il Mike Tyson che sta dentro di loro, pronti magari, se i reciproci avvocati lo consentiranno, a staccarsi un pezzo di orecchio a morsi. Una goduria! Perché finisca come finisca aiuterà tutti a sentirsi più umani, più veri, pronti a scendere dalla nostra torre di Instagram per fare a botte con il nostro o la nostra rivale, per inventarsi cose nuove da masticare e non più vomitare twittando. Sicuramente attorno alla sfida del secolo social ci saranno fiumi di dollari che scorreranno, tuttavia sarà un grande giorno per l’umanità. Sembra impossibile che Musk e Zuckerberg non ci pensino ma di fatto il loro desiderio di strofinarsi addosso il reciproco sudore renderà irrilevanti le loro due piattaforme social. Dalla gabbia dove entreranno non usciranno più come prima, a prescindere dal vincitore. Forse non ne usciranno proprio. Noi invece saremo liberati dalle gabbie dentro le quali avevamo condannato la nostra realtà reale. Elon e Mark mettono sul piatto il futuro di Twitter/X e Meta. Lo hanno già fatto prima del match. Per curare i bambini ribelli si suggeriva la cura di un “bello schiaffone”. Per curare Musk e Zuckerberg vale lo stesso suggerimento. Se poi se li danno da soli meglio ancora. “Nonostante gli schiaffi che ti sei preso hai sempre una buona cera”, dicevano i Brutos nell’antica pubblicità. “Ottima direi, è Social Grey”.

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