Saverio ma giusto
Chiara Ferragni scrive alla sè stessa bambina, di nuovo
Nuova lettera al passato della influencer, per trovare un avvocato in tempo e risolvere la questione pandori
Dopo quella letta a Sanremo in diretta tv l’anno scorso, in questi giorni Chiara Ferragni ha deciso di scrivere una nuova lettera a sé stessa bambina. La pubblichiamo.
Ciao bimba, ho deciso di scriverti un’altra lettera. Ogni volta che penso a te mi viene da piangere, forse perché mi manchi o forse perché mi è appena arrivata la notizia di essere indagata per truffa aggravata. Sai, la gente mi conosce e fino a poche settimane fa mi chiedeva selfie insieme. E’ una bella sensazione venire apprezzata da milioni di persone, anche se io preferisco i milioni alle persone; poi sai, non piaccio proprio a tutti, specie alla Procura di Milano in questo momento. Ma piaccio a me stessa e questo è un ottimo inizio, anche se non credo funzionerà come tesi della difesa.
Ho sempre cercato di renderti fiera, tutto quello che faccio lo faccio per te, per la bambina che sono stata. E cercherò di farti passare per vittima innocente anche stavolta, eventualmente anche mostrando queste lettere con la me stessa bambina per dimostrare la mia infermità mentale. Ma c’è una cosa che mi fa stare male e che mi accompagna da sempre, dalla cameretta ai red carpet, ed eventualmente fino in prigione. E’ un pensiero fisso nella mia testa: non sentirmi abbastanza. Soprattutto abbastanza ricca. Quando ci penso vorrei solo poterti abbracciare forte, perché vorrei dirti che sei abbastanza ricca e lo sei sempre stata o comunque lo sarai, non avrai bisogno di truffare la gente con dei pandori.
Piccola Chiara, crescendo sarai penalmente perseguibile e avrai tanti momenti densi di paura e ansia. E sai cosa ho imparato? Vivi quei momenti con tutta te stessa, piangi, l’importante è che tu lo faccia in un video su Instagram e che tu appaia sinceramente dispiaciuta, con una tuta grigia indosso. Goditi il vento, e se le cose si mettono male fallo. Un amico un giorno mi ha detto: nessuno fa la fila per delle montagne russe piatte. Salvo tu non dica che quelle montagne russe piatte sono per beneficenza. A quel punto si formerà una bella fila di coglioni, e tu li potrai spennare.
Sai cosa ho imparato? Che se una cosa ti fa paura è la cosa più giusta da fare. Ma si va sul penale. Diventerai una madre anche tu. Sarà semplice fare i genitori? Mai. Sarà il lavoro più duro di tutti e le uniche persone che potranno dare un giudizio finale saranno i tuoi figli. Invece per quanto riguarda le tue attività imprenditoriali ti giudicherà la magistratura, purtroppo. Ti sentirai quasi sbagliata ad avere altri sogni al di fuori della famiglia. Quante volte la società fa sentire in colpa le donne perché vanno al lavoro invece che stare dietro ai figli, oppure perché non separano le attività benefiche da quelle commerciali? Ma se il tuo pensiero va sempre ai figli, stai facendo la cosa giusta. Anche se quei figli sono quelli malati degli altri, che tu stai sfruttando per arricchirti. Se farai sempre del tuo meglio per i tuoi figli, togliti il dubbio: sei una brava madre, forse non perfetta, ma brava abbastanza da fregarne in tanti.
Noi donne siamo abituate a farci piccole davanti a uomini duri, specie se in uniforme e con un mandato. Se non mostri il tuo corpo sei una suora, se lo mostri sei una prostituta. E in entrambi i casi se dici di fare beneficenza e poi non è vero sei una truffatrice. Essere una donna non è un limite, dillo alle tue amiche e alla giuria. Io ci sto provando, anche in questo momento di fronte agli investigatori. Senti come batte il mio cuore? Riconosci queste emozioni? E quelle del mio commercialista?
Ti vorrei abbracciare piccola Chiara, per dirti che alla fine andrà tutto bene e che sì, sono fiera di te. Ma trovati un bravo avvocato.