Lezioni di anti moralismo sul bacio (che non era un bacio) di Italiano alla giornalista Sky
Il quarto d'ora di gogna inventata per l'allenatore della Fiorentina è stato un test. Poche richieste di dimissioni, nessuno o quasi parlava di molestie: il Monicellismo ancora ci difende bene
Siamo un paese di modeste indignazioni e scarso moralismo, a volte per fortuna certe altre purtroppo. Ogni tanto esplode qualche piccolo caso settimanale che poi si smorza al venerdì sera, quando il ceto più o meno riflessivo s’interroga su che c’è da fare il sabato. Da noi, sempre qualcosa c’è da fare. Perché siamo un paese fortunello, il mare è vicino dappertutto, giri l’angolo e sei in uno dei settemila borghi più belli d’Italia, è una nazione povera ma soleggiata assai. Per questo l’indignazione, come l’infelicità, non può durare a lungo. Perché c’è una vita da vivere, fosse pure andare a mangiare il gelato. Non si rimesta, il che è un bene. Per converso non si fa neanche la rivoluzione, ma ci siamo abituati. Oggi è il turno del quarto d’ora di gogna inventata per l’allenatore della Fiorentina Vincenzo Italiano. Cosa è successo. Era andato di corsa verso una giornalista, Vanessa Leonardi, immediatamente dopo il gol: lei era a bordocampo con un piumino col cappuccio alzato. Avevano segnato un gol importante, la Fiorentina ha conquistato la semifinale di Conference League. Sembrava un bacio di trionfo. I telecronisti alla tivù ridevano, apparentemente confermando. Si è scoperto in seguito che non era niente, nessun bacio, ma è servito come test.
S’è alzata un poco di polvere sui social e poi è finita lì, poche richieste di dimissioni, nessuno o quasi parlava di molestie, condizione femminile svantaggiata, prepotenza del maschio tossico e patriarcato. Quel che c’è da osservare felicemente è che il virus non ci ha presi. Il Monicellismo ancora ci difende bene, siamo forti, l’etica collettiva dalle parti nostre si è sempre mantenuta come cosa nonviolenta, e quasi mai esasperata. La tradizione insegnava a indignarsi solo quando serviva, non per ogni fesseria che passa il convento. Del moralismo quello inutile ci eravamo liberati secoli fa. Abbiamo avuto più tempo degli americani per studiarne gli effetti storici, s’era capito che a un certo punto ti esplode in faccia, è una certezza. A Napoli c’è una tavola della legge in un solo rigo: Giacchino mettette ‘a legge e Giacchino fuje ‘mpiso. Gioacchino istituì la legge e Gioacchino fu impiccato. Si riferisce a Gioacchino Murat ucciso a Pizzo Calabro in attuazione di una legge che aveva imposto lui. Se un menhir filosofico s’è fatto detto di paese, vuol dire che la missione della storia è compiuta, gli errori tenderanno a non ripetersi.
Un fatterello spiega bene la differenza tra noi e quelli dall’altra parte del mare: un po’ di tempo fa in America arrivarono alla sessualizzazione dei maccheroni. Giuro. Quei cosi che chiamano “Mac and Cheese”, ovvero preparato per pasta che galleggerà in un formaggio liquido mantecato a margarina, organizzarono una campagna social. La campagna si chiamava #sendnoodles. Manda i maccheroni americani col formaggio sciolto a un amico lontano! Ehi, ma somiglia a send nudes! La frase che usano in chat quando vogliono qualcosa di porno! Allarme! Così sessualizzate i maccheroni! Che penseranno i bambini! Risultato: da Kraft piegano le orecchie e dicono scusate tanto, ritiriamo tutto.
Noialtri di questo continente (sui social) non siamo molto meglio ma ci accontentiamo di prendere le distanze da certi estremi. L’indignazione omnia, quella con qualsiasi pretesto, è insomma un po’ passata di moda, rispetto a qualche anno fa, mi pare. Superata dal racconto-flusso di coscienza del disagio psichico, corredato da casus belli scatenante. Sì, il bar online è sempre pieno e non chiude neanche di notte, ma son cambiate le polemicuzze. Spuntano, s’allungano, crescono bene come i fagiolini e vivaddio non fanno male quasi a nessuno.
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