il testo integrale
Lo splendido discorso di Jerry Seinfeld che alcuni laureati della Duke non hanno voluto ascoltare
Il motivo? Il comico sostiene Israele. Tra i consigli che dà: fatevi il culo, prestate attenzione, innamoratevi. Soprattutto: non perdete l’umorismo
Omio Dio, che bella giornata! Che bell’annata! Vi amiamo, ragazzi! Sono qui oggi su gentile invito del presidente Price e del consiglio di amministrazione della Duke University perché, dopo aver trascorso quattro anni in quella che è considerata una delle migliori università del mondo, ritengono che forse un po’ di intrattenimento leggero vi porterà alla a una consapevolezza finale: “Sapete? Credo di averne abbastanza di questo posto”. “Portiamo un comico! Abbassiamo di un paio di tacche la raffinatezza e l’erudizione dell’esperienza Duke”.
E ho pensato: forse ha senso. Forse il pensiero era: ciò che vogliamo davvero è portare questi ragazzi fuori di qui. Cosa potrebbe dare loro l’ultima, definitiva spinta?
Perché forse non siete del tutto consapevoli del fatto che per tutto il tempo in cui siete stati in questa meravigliosa università, abbiamo incontrato e parlato con altri ragazzi con cui vorremmo sostituirvi. Non perché non fossimo soddisfatti di voi. Per niente. Siete stati fantastici. E’ solo che, sapete, volevamo vedere cosa c’è là fuori. Non voglio dire esattamente con quanti ragazzi abbiamo parlato... ma più o meno quanti siete voi qui davanti a me. E abbiamo incontrato molti ragazzi meravigliosi, molti. C’è stato un momento in cui eravamo entusiasti di avervi qui per imparare, crescere e fiorire? Certo che c’è stato. Ma è è passato. Offriamo programmi di laurea in diverse discipline, se voi e i vostri genitori volete ritardare la vostra definitiva inutilità per qualche altro anno. Non posso immaginare quanto siate stufi di sentir parlare di seguire la propria passione. Io dico: al diavolo la passione. Trovate qualcosa che sapete fare. Sarebbe fantastico. Se provate a fare qualcosa e non funziona, va bene lo stesso. La maggior parte delle cose non funziona. La maggior parte delle cose non va bene. Lo sapete già dalla vostra breve vita. Uscite di casa. Tornate. Com’era la festa del Pie ’n Hard? Eh, non era male.
Ecco perché tutti cercano di entrare qui. Duke è davvero bella. La scuola è il pulsante quadrato per i disabili che apre le porte del campus alla vita. A meno che non si tratti di quelle pesanti porte di legno della West Union: quelle vi uccideranno. Lasciate perdere l’idea di dover trovare questa grande cosa che è “la mia passione, la mia grande passione”, con la camicia strappata e i pettorali ansimanti. E’ imbarazzante. Siate solo disposti a fare il vostro lavoro il meglio possibile con le capacità che avete. Non abbiamo bisogno del respiro pesante e delle braccia aperte della vostra passione. Mette a disagio i colleghi nel cubicolo accanto a voi. Trovate una fascinazione. La fascinazione è molto meglio della passione. Non fa sudare. Vi darò le mie tre chiavi per la vostra vita. Niente battute in questa parte. Ok, sono: numero uno: fatevi il culo. Numero due: prestate attenzione. Numero tre: innamoratevi.
Numero uno: ovviamente lo sapete già. Qualunque cosa stiate facendo – non importa se si tratta del vostro lavoro, del vostro hobby, della vostra relazione, di prenotare da M Sushi – fate uno sforzo. Lo sforzo puro, stupido, senza una vera idea di quello che sto facendo produce sempre un valore positivo, anche se l’esito dello sforzo è il fallimento assoluto e mancate l’obiettivo che desideravate. Questa è una regola di vita. “Just swing the bat and pray” non è un approccio sbagliato a molte cose.
Numero due. Prestate attenzione. Se siete in un piccolo sommergibile che sembra un kazoo gigante e state andando a visitare il Titanic, a sette miglia di profondità nell’oceano, e il capitano della nave sta usando un controller del Game Boy, prestate attenzione. Cosa stai controllando laggiù? Oh, ho capito cos’è successo: la nave è affondata. Ora capisco perché non è mai arrivata in porto. Se i pesci in cui vi trovate hanno gli occhi di Shelley Duvall e una cannuccia pieghevole con una luce da lavoro appesa alla testa, il vostro posto non è lì. Se i pesci dicono: “Non vedo un accidente”, ancora meno.
Numero tre. Innamoratevi. E’ facile innamorarsi delle persone. Vi suggerisco di innamorarvi di tutto e di più, ogni volta che ne avete la possibilità. Innamoratevi del vostro caffè, delle vostre scarpe da ginnastica, del vostro parcheggio nella zona blu. Nella vita mi sono divertito molto a innamorarmi di oggetti fisici stupidi e senza significato. L’oggetto che amo di più è la penna Bic trasparente: 1,29 dollari per una confezione da dieci. Posso innamorarmi dell’indicatore di direzione dell’auto che mi dà una bella sensazione al tatto, o di una crosta di pizza che si rompe con la giusta pressione. Ho davvero trascorso la mia vita concentrandomi sulle cose più piccole che si possano immaginare, completamente ignaro di tutti i grandi problemi della vita. Trovate qualcosa di cui amate le parti belle e non vi preoccupate troppo delle parti brutte. Trovate la tortura con cui vi sentite a vostro agio. Questa è la strada dorata per la vittoria nella vita. Il lavoro, l’esercizio fisico, le relazioni: hanno tutti una solida componente di pura tortura, e ne vale la pena al 1000 per mille. Privilegio è una parola che ultimamente ha subìto un duro colpo. Il privilegio oggi sembra essere la cosa peggiore che tu possa avere. Vorrei prendermi un momento per difenderlo. Di nuovo, molti di voi stanno pensando: “Non posso credere che abbiano invitato questo tizio”. Troppo tardi. Io dico: usate il vostro privilegio. Sono un ragazzo ebreo cresciuto a New York. E’ un privilegio se vuoi fare il comico. Se sbagliavo a raccontare una storia divertente con i miei parenti, loro mi dicevano: “Non è così che si racconta questa storia! La prostituta deve essere dietro le tende quando entra la moglie!”.
Avete frequentato la Duke. Questo è un privilegio incredibile. Ora io ho un dottorato onorario in lettere umane e se riuscirò a capire come usarlo, lo farò. Non ci ho ancora capito nulla. Credo che nella vita reale sia utile quanto questo vestito che sto indossando. E quindi? Me lo prendo. Il punto è che ci vergogniamo di cose di cui dovremmo essere orgogliosi e siamo orgogliosi di cose di cui dovremmo essere imbarazzati. Quando scrivevo le mie serie tv avevamo molti ragazzi di Harvard. Erano fantastici, ma non sono mai riuscito a capire perché questi ragazzi si vergognassero tanto di essere di Harvard. Non ne parlavano mai. Non facevano mai riferimenti. Non sto parlando di Harvard adesso, ma di come era una volta. Non ci crederete mai: Harvard era un ottimo posto dove andare a scuola. Ora questo posto è la Duke.
La vostra favolosa istruzione non è finta. Ve la siete guadagnata. Siatene orgogliosi. Magari non citatela proprio prima di fare un tiro a pickleball: “Ok, Duke ’24, arrivo!”. Ma se viene fuori, se qualcuno ve lo chiede, non abbassate lo sguardo guardandovi i piedi. Quando qualcuno vi chiede: “Dove sei andato a scuola?”, rispondete: “Sono andato alla Duke”. Guardateli mentre deglutiscono con fatica.
L’intelligenza artificiale, invece, è la cosa più imbarazzante che abbiamo mai inventato da quando c’è l’umanità sulla terra. Oh, non puoi fare quel che ti chiedo. E’ questo che mi stai dicendo? Non riesci a capirmi? Questa sembra essere la giustificazione dell’IA: non sono riuscito a farlo. C’è da vergognarsi. La campagna pubblicitaria di ChatGPT dovrebbe essere l’opposto di Nike: you just can’t do it. Creare cervelli finti è rischioso. Frankenstein ce lo ha dimostrato. Era così stupido da pensare che un mostro avesse bisogno di una giacca sportiva. Non siamo a una degustazione di vini, stiamo terrorizzando gli abitanti di un villaggio. Nessuno ti dirà: “Mi dispiace, signor Stein, questa sera si possono portare solo le giacche”. Quello che mi piace è che siamo abbastanza intelligenti da inventare l’intelligenza artificiale, abbastanza stupidi da averne bisogno e ancora così stupidi da non riuscire a capire se abbiamo fatto la cosa giusta. Semplificare il lavoro, questo è il problema. Siamo così ossessionati dall’idea di arrivare a una risposta, di completare un progetto, di produrre un risultato, che sono tutte cose importanti. Ma non è qui che si trova la ricchezza dell’esperienza umana. Le uniche due cose a cui bisogna prestare attenzione nella vita sono il lavoro e l’amore. Cose che si autogiustificano nell’esperienza, e chissenefrega del risultato. Smettete di correre verso quello che percepite come un punto di arrivo prezioso. Imparate a godervi il dispendio di energia, che sia la strada giusta o non lo sia.
Ora, se siete in questo posto fantastico da quattro anni e ancora non avete idea di cosa vi piaccia, di cosa vi interessi o di cosa vogliate fare nella vita, siete i più fortunati qui. Chi di voi pensa di sapere cosa vuole fare molto probabilmente si sbaglia e forse sopravvaluta pure la propria capacità di farlo. Vi siete convinti di sapere chi siete e cosa succede nel mondo. Non lo sapete nemmeno voi. Meno vi sentite sicuri e fiduciosi rispetto alla vostra direzione, più sorprese ed emozioni incontrerete. Questo è un bene. Quindi, migliore è il lavoro che avete fatto per trovare una strada per voi stessi, più noiosa e prevedibile sarà la vostra vita. Se oggi siete seduti qui completamente confusi, se vi sentite persi, alla deriva e totalmente abbandonati, potreste anche essere dei geed (persone strane, vestite in modo bizzarro che amano sport che non sono sport, tipo il frisbee, ndt). Vi faccio le mie congratulazioni. Avete vinto le cerimonie di laurea della Duke del 2024. State per fare un viaggio incredibile. A proposito del lavoro, sapete che si dice sempre: “Nessuno guarda indietro la propria vita e vorrebbe aver passato più tempo in ufficio”? Ebbene, perché? Perché non lo fanno? Indovinate un po’? Dipende dal lavoro. Se avete accettato un lavoro stupido che scoprite di odiare e non lo lasciate, la colpa è vostra. Non date la colpa al lavoro; il lavoro è meraviglioso. Di sicuro non mi guarderò indietro desiderando di aver lavorato di meno. Se non vi sentite così al lavoro, licenziatevi. Durante la pausa pranzo, sparite. Fate in modo che la gente si chieda: “Cosa è successo a quel tizio?”. “Non lo so. Ha detto che andava a prendere qualcosa da mangiare e non è più tornato”.
L’unica cosa che so di questa banda qui davanti: siete tutti api operaie. E lo intendo come un grande complimento. Amo le api. Bella, incredibile, elegante società. Ho fatto un cartone animato sulle api che forse avete visto da bambini. Se qualcuno di voi si è sentito leggermente a disagio per le sfumature sessuali della relazione tra l’ape Barry e Vanessa, la fioraia che gli salva la vita, mi scuso. Forse non l’ho delineato alla perfezione. Ma non lo cambierei. E questo è probabilmente il punto più importante che vorrei sottoporvi oggi, a proposito dell’umorismo. Cercherò di attraversare un paio di generazioni per dirvi la cosa più importante che sono sicuro di sapere sulla vita. Ho 70 anni. Ho dato. Voi avete appena iniziato. Voglio solo aiutarvi. La sensazione un po’ scomoda di un umorismo imbarazzante è ok. Non è una cosa da aggiustare. Ammiro molto l’ambizione della vostra generazione di creare una società più giusta e inclusiva. Penso che sia meraviglioso anche il fatto che vi preoccupiate così tanto di non ferire i sentimenti degli altri nel milione di modi in cui tutti noi lo facciamo, ogni secondo di ogni giorno. E’ bello voler sistemare tutte queste cose, MA – tutto maiuscolo – MA quello che devo dirti come comico: non perdete il senso dell’umorismo. A questo punto della vostra vita non potete immaginare quanto ne avrete bisogno per andare avanti. La vita non ha abbastanza senso perché possiate sopravvivere senza ironia. E so che tutti voi qui presenti userete tutto il vostro cervello, i vostri muscoli e la vostra anima per migliorare il mondo, e so che farete un ottimo lavoro. E quando avrete finito, come me, scommetto che il mondo, grazie a voi, sarà un posto migliore. Ma non avrà ancora molto senso. Sarà un posto migliore, diverso, ma ancora un casino folle.
E vale il sacrificio di un disagio occasionale la possibilità di farsi due risate. Non fatevele mancare. Anche se a costo di occasionali malumori, va bene così. Bisogna ridere. E’ l’unica cosa che alla fine della vostra vita non avrete voluto fare di meno. L’umorismo è la qualità più potente, più essenziale per la sopravvivenza che si possa avere o di cui si abbia bisogno per attraversare l’esperienza umana. L’altra cosa che vedo fare e che manda in crisi molte persone al giorno d’oggi è pensare: “Devo fare più soldi possibile”. Personalmente credo che il vero gioco sia: voglio avere il lavoro più bello. Quando ho iniziato a fare il comico, non pensavo di essere divertente. Pensavo di essere un po’ divertente, e che forse non avrei dovuto nemmeno esserlo così tanto. Dovevo solo essere abbastanza divertente da sfamare una persona. E posso farlo con una pagnotta di Wonder Bread e un barattolo di burro di arachidi. Una pagnotta e del burro di arachidi. Questo era il mio vero piano. E’ così che si pensa quando non si è stati alla Duke. Volevo solo avere un lavoro supercool. E “cool” è una parola che non è facile definire. Si tratta solo di ciò che si pensa sia cool. Scegliete quello che pensate sia più cool. I soldi si faranno alla fine, in qualche modo. Cercate di non pensarci troppo. Vedo che questo fa perdere la testa a molte persone. Mettetelo un po’ da parte. Non pensate all’avere, ma al diventare. Avere va bene, ma concentratevi sul diventare. E’ lì che si trova il punto.
E so che non state nemmeno ascoltando questo discorso. Non c’è problema. Non lo farei nemmeno io. Vi state laureando, state pensando a voi stessi o a programmare il vostro ordine col camioncino Yalla, e va bene così. Ma non perdete l’umorismo. Dimenticate il resto, la laurea e i privilegi. Tutti voi qui stareste benissimo senza nulla di tutto ciò. Tutti voi, senza dubbio, siete il meglio del meglio. Ma non perdete il vostro umorismo. Non è un accessorio, è la borraccia della Stanley Cup nella lunga e brutale camminata della vita. E l’umorismo è la vera prospettiva della stupidità di tutti gli esseri umani e di tutta l’esistenza. E’ per questo che non dovete perderlo. Cercate di godervi un po’ della stupidità di tutto questo. E vi auguro fortuna e amore. Grazie per la laurea fasulla e il vestito ridicolo!
Congratulazioni, Duke 2024!
Jerry Seinfeld ha parlato domenica 12 maggio alla cerimonia di consegna delle lauree della Duke.
generazione ansiosa