estate con Ester
Non solo Red Flag. Scansare i casi umani online con un complesso sistema di bandierine. Ma niente garanzie
Dimenticate le app di dating: la caccia del partner è tornata sui social. Con qualche accorgimento per evitare sorprese (che, comunque, arriveranno)
Anno di scarsa grazia 2024, se ti vuoi fidanzare è meglio se leggi le istruzioni. Decadute le app di incontri, non ci va più nessuno, adesso ci si sceglie – non su Tinder che fa zozzo, ma sempre nella virtualità dell’etere – dopo un rigido sistema di selezione. Sui social più verbosi (Reddit, Threads, dove si ha più tempo da perdere e si scrivono pensieri molto pensati) è stata elaborata una procedura risorse umane con codice disciplinare per capire chi è candidabile e chi no per mettersi insieme. Così si può selezionare in serenità senza rompersi le ossa nel test di collaudo. Tu segui il protocollo e miracolosamente non soffri. Perché hai tutta la gente accortamente divisa in due: i buoni e i malamenti.
Mai più appuntamenti sbagliati! Mai più uomini stronzi! Finalmente abbiamo trovato l’airbag per campare tranquilli: il sistema delle bandiere. È stata processata dai venti-trentenni una manualistica sui segnali, chiamati Red, Beige e adesso Yellow Flag, che ti consente di uscire in sicurezza col giovine più promettente. Il possessore di Green Flag. Red Flag è sinonimo che nella tua vita qualcosa non va affatto. Red Flag è se non fai terapia. Red Flag è scorrettezza. Se non ti lavi i denti. Fronte Psicoinstagram: in generale a Red Flag appartiene tutto quello che nel gergo è tossico. Cioè brutto e cattivo.
Passiamo appresso. C’è poi la bandiera beige. Secondo gli utenti TikTok, una bandiera beige è un tratto strano. Qualcosa di eccentrico del crinale non preoccupante, certo non si tratta di cose che fa piacere vedere. Essere scostumati a tavola. Avere trent’anni e un’ossessione per i Lego. Una bandiera beige è quel tipo di comportamento che ti fa fermare un attimo a dire: “Eh?”. Insomma stramberie che non ti fanno pensare “è la persona migliore del mondo” e manco “devo scappare lontano”. Bandiera gialla è l’ultima appendice di testo, esempi: siete a cena, uno dei due si occupa dell’intrattenimento, dei fatterelli sfiziosi da raccontare, di fare le domande. L’altro sta a traino della conversazione. Yellow è se l’hai presentato agli amici e non garba. O è inconsistent, cioè ogni tanto non risponde ai messaggi, poi ricompare, e così per settimane.
Tutta questa cattedrale di stuzzicadenti è stata messa in piedi per non rassegnarsi al fatto che esiste la gente un poco stronza, e non sempre la scansi. Libera scelta in libero mercato sentimentale, se ti capita di soffrire un poco comunque non muori. Niente felicità garantita, con l’amore. Se vuoi la felicità ti prendi quella sfrantumata che abbiamo tutti. Resta una sola microscopica consolazione. Quella solita: il male comune. A che serve tutto il sistema delle bandiere? A non essere traditi. Ma se è tutto il mondo, a essere tradito, come faranno a salvarci le bandierine? Tradiscono pure i chierichetti. Chi lo sa e non s’abitua mai, chi lo sa ma si rifiuta di sapere, chi fa finta di non vedere, chi aspetta il suo turno del coltello dalla parte del manico, chi se n’è fatto una ragione a vent’anni, chi mai. Sappiamo fare tutto, tranne sceglierci tra noi. Le coppie sono aggeggi strani, certo non puliti, bisogna farsi di tutto per sapere se si può restare insieme. E’ che si dovrebbe essere meno in balìa di questa storia degli altri, ma chi ci riesce, chi ci è mai riuscito, qua c’è tempo solo per vivere un pezzo alla volta e vedere come va.
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