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Estate con Ester

La Sardegna vacanza migliore (purtroppo) e altre recensioni tranchant

Ester viola

Ecco una breve e semplice guida poco equilibrata al turismo marittimo italiano: dove si spende di più, dove si spende di meno, dov'è il mare più bello (e quello più brutto) e dove si mangia meglio. Qualche spunto

Liguria, da ovest a est

Bordighera Ospedaletti: vecchi Savoia, Piemonte duro. La Liguria nervosa e secca di Calvino, è mare di fatica, sali e scendi, serve carattere e forza di cosce. Costicchia. Accoglienza turistica affettuosa, perché – dicono – abituati alla concorrenza della Costa Azzurra. Liberty inizio secolo e paese vecchio un po’ sgarrupato, puoi fare lo snob. Ci incontro Bertinotti. Bellissimi gamberi. Zona Alassio, Noli, Varigotti: bello intermedio-alto, borghese, viene tutto caro. Dintorni Cinque Terre, Portofino, Santa Margherita: ricchi, discreti ricchi e megaricchi. No parcheggio, no spiagge, scomodità con viste magnifiche. La gestione della vacanza è fondata sul non uscire di casa, si sta in piscina sulla collina a strapiombo sul mare. Conto economico: ti pelano

Sardegna

La migliore vacanza italiana, purtroppo. Perché al ritorno contrai il mal di Sardegna: viaggerai dappertutto, per gli oceani e le galassie, su barchini e barconi, Caraibi e Maldive, ma cercherai sempre le isole della Maddalena senza trovarle mai. Ti pare sempre una pozzanghera tutto il mare del mondo. Avvertenza sui ristoranti, anche nelle sperdute locande dell’interno: il porceddu buono se lo mangiano loro e fanno bene.

Toscana e Lazio

Forte dei Marmi. Piazzetta, negozi, biciclette col cestino. Puoi giocare a fare la famiglia Agnelli di quell’altro secolo. Mare così così. Se trovi un vecchio ristoratore nostalgico ti racconta degli anni 90 in Capannina. Attenzione a schivare il colpo perché t’accorgi che ne parla come si parla degli anni 60. La sera di ferragosto potresti andartene a letto col pensiero che sei vecchio. Versilia: erano gran posti di discoteche, Viareggio la Rimini del Tirreno, forse anche più divertente. Di Ibiza gli italiani non sentivano ancora la necessità. Toscani di buona razza, gradevoli. Mare che passa di poco la sufficienza.
 

Livorno: “Ovosodo” di Virzì. Castiglioncello: Ci faceva i tuffi Ennio Flaiano, ospite di Suso Cecchi d’Amico. Oggi bagno forte, scriveva nel “Diario degli errori”. E da quando l’ho letto, anche io quando esco dall’acqua mi chiedo se ho fatto un bagno forte o un bagno moscio. Senso decadente di Belle Époque e tempi andati. Immalinconisce abbestia. Rosignano Solvay: orizzonte esotico, spiaggia ottica di soda finissima, con depuratori assortiti dalla fabbrica. Al Fosso Bianco di Rosignano ci si andava lo stesso a scotennare, mettendosi la crema nivea blu così ustionavi prima. Punta Ala: golf e barche. Toscana per fare lo snob. Elba: isola testarda, è ferma incaponita a cinquant’anni fa e non accetta obiezioni e migliorie. Anche lì puoi fare lo snob, specialmente se hai una piccola barca scassata-quasi-da-pesca. Ci incontro Prodi.
 

Capalbio: Sebbene Toscana, superclassica più laziale per fare lo snob, ma col libro in mano, non solo Adelphi. Se lo snob laziale ha la barca va anche a Ponza. Ultrasnob sceglie Ventotene. Il tomo di accompagnamento per Ventotene è di autori molto sconosciuti con copertina tedesca tristissima. Se lo piglierà un’onda, il saggio. Si asciugherà al sole, e bello gonfio coi fogli arricciati sarà illeggibile, ma più felice, grande metafora del vivere. Gaeta: città allegra, strepitoso mercato del pesce.

Campania

Positano, Costiera: Come certa Liguria, meglio che non t’avvicini. Capri: Ut supra. Nota psico-turistica. Capri toglie malocchi e malumori. Dopo un’ora dallo sbarco ti senti felice e ubriaco. Ti chiedi se è normale allegria da vacanze, la risposta è no. A Capri c’è una medicina di pollini esotici e rari nell’aria, mi dissero, e ci credetti subito. È un’isola che ha curato magoni occasionali e depressioni storiche: Krupp, il vecchio re dell’acciaio, per ripagare l’isola di avergli tolto asma e mali di spirito, chiese (a pagamento) di costruire una strada che fosse la più spettacolare mai vista al mondo. Che esiste e si chiama proprio via Krupp. Cilento: circolano varie leggende su Hemingway che sarebbe passato anche da lì insegnando come si fanno i cocktail ai baristi (Acciaroli). Murat andò a Castellabate e proclamò: qui non si muore. In effetti. 

Calabria

Bellissimo mare, costa relativamente poco, problema delle strade.

Sicilia

Dove vai cadi bene. Stupori e ingozzamento sublime a ogni ora. Forse i soldi del ponte era meglio investirli per l’acqua? Tanto per arrivare da Milano ci metti lo stesso quanto ci metteresti ad arrivare a New York. In Sicilia capisci meglio quanto mentono quelli che dicono che il pesce migliore lo portano direttamente a Milano.

Puglia

Ha tutto e infatti si pensa California. Solo non ho capito perché devo andare nel resort lontano dal mare tra gli ulivi e i trulli e pagare 900 euro a notte per un bagno in piscina. Troppi stranieri ospiti danno alla testa?

Molise

Qualcosina c’è.

Abruzzo

Difficile partire per il mare d’Abruzzo. Non sfonda, approfondire ragioni

Marche

Come la Toscana, dall’altro lato.

Umbria

N.c., assenza di affacci al mare. Ville e piscine. Lecci, cipressi, ulivi. Riposo e ascesi per intellò. Lenticchie. Salamelle finissime.

Emilia Romagna

Ti vogliono bene, o almeno si comportano come se te ne volessero. È mai di cattivo umore qualcuno, in Emilia Romagna? Ci fosse pure il mare vero, avrebbero tutto. Patria benemerita di vongole.

Basilicata, Veneto e Friuli

Troppo complicato.

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