Estate con Ester

Catalogo incompleto di spiaggiati, molesti oppure no. Da Bordighera è (quasi) tutto

Ester Viola

Il reuccio, il parlatore ad alta voce, il portatore di apparecchio per i denti trasparente: ecco un affresco di varia umanità che popola un paese realissimo

Lidi di Bordighera, un sole giaguaro, varia umanità dal paese realissimo.
 

Il reuccio

Ludovico, o forse Lodovico, di anni quasi tre. Accompagnato dai nonni, distintissimi milanesi alto scolarizzati, a fare il mare. I genitori sono a godersi la loro vacanza altrove, liberi. Dalle prime ore della mattina è impomatato fino ai capelli, foderato con cappello termico da pesca, vestito con giubbino antiaffondamento. Equipaggiamento di tre camion di plastica, una canna da pesca e secchiello. Gonfiabili in numero di due: un coccodrillo e un animale Disney recente. Impegnato in molte attività che facilitino l’assimilazione dello iodio. Nuotatine, giochi, inviti ad esprimersi e a parlare. Gli si chiede di ripetere aggettivi forbiti. Ore 10.30, al reuccio viene chiesto di manifestare il grado di appetito. Ludovico vuoi una focaccia, una pesca, una pizzetta, o una brioscina alla crema? La vuole all’albicocca. La nonna sale giuliva al bar, trenta gradini, a chiedere se ne hanno una. Felice di accontentarlo.
Alle 12.30 scende a prenderlo in spiaggia Isabel, la tata. La quale lo raccoglie piangente, e gli promette di andare a casa con il ciucciodudù. Ludovico si addormenterà fino alle 16.30, per poi tornare al lido per il bagnetto pomeridiano. I nonni in sua assenza si compiacciono coi vicini di posto: è proprio un bambino contento, che bravo bambino, non fa mai capricci.

Il parlatore ad alta voce

Non ce la fa. Non ce la fa a non farti sapere – tramite una conversazione megafonica con la persona che ha accanto o al telefono – chi è, quanto ha guadagnato con l’ultimo contratto, quanti soldi muove, quali impegni ha all’inizio di settembre e con chi, perché la ex gli ha messo le corna, come mai è al lido di Bordighera e non in Sardegna dove lo avevano invitato in barca. Nel generale imbarazzo si fa finta di non aver sentito niente. Finita la confessione coram populo, si gira intorno per cogliere da qualche sguardo cosa gli altri intorno stanno pensando di lui, se apprezzano, magari qualcuno vuole fare amicizia. Si fa finta di dormire, lo si fa passare avanti anche alla cassa.

Il portatore di apparecchio per i denti trasparente

Spesso adulto che realizza tardivamente il sogno di un sorriso Durban’s, perché tra i progressi di questo millennio c’è senz’altro l’ortodonzia facile. Non si vedono quasi più quelle bocche chiodate, gli apparecchi metallici, che erano l’unico rimedio, nel preistorico secolo scorso, per raddrizzare i denti storti. Ora si fa con comodità, con una specie di mascherina trasparente e invisibile che si colloca sui denti e che puoi togliere per mangiare. Solo che prima di rimetterla, ogni volta, spazzolino e dentifricio. E la condizione per il raddrizzamento è che devi tenere la mascherina tutto il tempo, o diventa inutile.
E così il povero portatore di mascherina per i denti tira fino a sera digiuno, senza mangiare neanche un’oliva, rinuncia a gelati e aperitivi. Lo trovano svenuto per l’inedia verso le sei.

Giobbe il Bagnino
Non ha un altro posto un po’ più all’ombra?
Scusi si sta alzando il vento non è il caso di chiudere gli ombrelloni, non è pericoloso?
Ma se mi chiude l’ombrellone io come faccio? Non me lo può lasciare aperto, solo il mio?
Ha visto un bambino col costumino blu con una riga bianca?
Ma di bagno c’è solo quello a destra dove vanno tutti, maschi e femmine?
Posso lasciare qui le ciabatte?
Se entro in acqua da questo lato i sassi come sono, scivolosi?
Scivolosi o molto scivolosi?
Sa se al bar fanno anche i frullati?
C’è un numero per chiamare il bar?
Ha visto meduse stamattina?
Secondo lei quando finisce questa calura?

Di più su questi argomenti: