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La lettera

Che cosa può spingere una giovane donna a partorire e seppellire i suoi figli

Lucetta Scaraffia

Dietro il brutale assassinio si cela la volontà di congelarsi nella propria giovinezza e continuare a beneficiare di una vita piena di agi e svaghi, immersa in quella leggerezza che sarebbe svanita via, sostituita dall'insostenibile peso delle responsabilità 

Al direttore - Ce lo stiamo domandando tutti con sgomento: che cosa può spingere una giovane donna, una studentessa di media borghesia in un paese del nord Italia a partorire di nascosto e a seppellire per ben due volte di seguito i suoi figli? Perché mai non ha fatto ricorso agli anticoncezionali o, in un secondo tempo, all’aborto? Nessuno glielo avrebbe impedito, nessuno l’avrebbe considerata una peccatrice disonorata, non sarebbe stata punita né dai genitori né dal suo ragazzo né dall’opinione pubblica del suo paese. Che cosa l’ha spinta dunque ad agire come ha agito?


La risposta secondo me è da cercare nella sequenza di attività a cui Chiara si è dedicata nei giorni successivi al secondo parto clandestino: prima una serata a degustare vini in una enoteca del posto, e poi un viaggio a New York con la famiglia, da documentare con foto su Instagram. E’ la vita privilegiata e spensierata di una giovane benestante che non vuole fermarsi a pensare, a riflettere, a chiedersi cosa sta facendo della sua vita. Rivelare le gravidanze significava misurarsi con una realtà incontrollabile, significava misurarsi con la vita e con la morte, con la sua responsabilità di giovane donna che magari avrebbe dovuto anche vedersela davvero, finalmente, con un fidanzato che non sarebbe più stato un comodo Ken da esibire in giro, ma un essere umano forse con idee diverse dalle sue, progetti diversi dai suoi. Chiara voleva continuare la sua vita nel paese dei balocchi: svaghi, consumi, leggerezza totale che sembrava garantire una parvenza di felicità. Non le erano forse arrivate dal grande mondo intorno a lei voci rassicuranti che le confermavano che il corpo era suo e solo suo? Che sul figlio era lei l’unica a poter e dover decidere? Credo che i digiuni non servissero solo a nascondere la pancia gravida, ma anche veramente a non ingrassare: il vero spauracchio per le ragazze di oggi. Chiara voleva fermare il tempo a questa sua vuota giovinezza senza pensieri che le consentiva di non affrontare mai la realtà.


La tecnologia le è venuta in aiuto: i pannolini di una volta non esistono più, i nuovi dispositivi sempre più perfetti avrebbero comunque impedito di scoprire la sua assenza di mestruazioni a differenza di un tempo, la madre avrebbe potuto non accorgersi di nulla. New York era là a poche ore di volo, la città mitica e seducente l’aspettava, e lei di sicuro non sarebbe mancata all’appuntamento.
 

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