Tommy Cash - Espresso Macchiato Eurovision 2025 (screenshot da Youtube)

Saverio ma giusto

Espresso Macchiato di Tommy Cash conferma che l'indignazione è il nostro forte

Saverio Raimondo

Polemiche e manifestazioni di sdegno contro il brano in gara per l'Estonia all'Eurovision. È vero: la canzone non è altro che un lungo elenco di stereotipi sull'Italia. Ma nel testo c'è il meglio del nostro paese

Sono giorni che al clima di disgregazione europea e Terza guerra mondiale contribuisce anche, nel suo piccolo, la “crisi diplomatica” Italia-Estonia legata al brano “Espresso Macchiato”, con il quale il cantante Tommy Cash parteciperà all’Eurovision. Nel brano si celebrano, in modo ironico ma soprattutto non sense (la canzone è un semplice tormentone, orecchiabile e ballabile), tutti i classici stereotipi dell’Italia: oltre al caffè del titolo, nel testo si fa riferimento alla pasta (“Life is like spaghetti”), al lusso (“mi like to fly privati with twenty-four carati, also mi casa very grandioso, mi money numeroso”), al classico immaginario del latin lover (“ciao bella, I’m Tommaso”), all’italian way of life (““no stresso, no stresso, no need to be depresso”), e ovviamente alla mafia (“I’m sweating like a mafioso”).

Apriti cielo: qui in Italia il brano, il suo cantante e l’Estonia tutta sono stati travolti dalle polemiche e dalle accuse di razzismo, non solo sui social, ma anche in politica e in Rai (scusate la ridondanza). Ed è persino arrivato un ricorso all’Ebu (che organizza l’Eurovision) da parte niente di meno che del Codacons, che ha ritenuto tutti quegli stereotipi offensivi. Al punto che la settimana scorsa Tommy Cash è venuto in “missione diplomatica” in Italia: prima ospite di “Propaganda Live” su La7 e poi di “Safari” su Rai Radio 2, il cantante e performer si è detto “sorpreso” dalle polemiche e ci ha tenuto a dire “Amo l’Italia, non volevo offendere nessuno”. Un po’ come Zelensky che tenta ancora di salvare il suo rapporto con Trump. (Ricordiamoci che all’Eurovision non si può votare il cantante della propria nazione, quindi tutti devono fare “campagna elettorale” negli altri paesi, o come minimo non andarci allo scontro).

Personalmente, concordo con chi si è detto stanco che l’Italia sia sempre ridotta a “pizza, spaghetti, Mafia”, perché in effetti noi siamo ben altro: l’Italia è anche evasione fiscale, liste d’attesa, strade e ponti che crollano, classe dirigente improvvisata, infrastrutture insufficienti, ritardi e cancellazioni. A tutti gli indignati italiani che si offendono per essere associati alla pasta o al caffè, vorrei far notare che la celebre “Italia da cartolina” di tanti film o serie straniere è la faccia bella dell’Italia, che ha l’unico difetto di non essere vera, perché per il resto è quanto di meglio ci sia al mondo (obiettivamente, ma chi non vorrebbe passare la propria vita al sole mangiando carboidrati?), e dovremmo essere felici di essere visti così all’estero, e non piuttosto per ciò che siamo veramente, e cioè un paese borioso e piagnucoloso di cerebrolesi suscettibili, talmente privi di ragioni per cui essere orgogliosi da doverci inventare un orgoglio a prescindere, talmente scemi che ci offendiamo per una canzone estone – dove per altro il cantante, pur se straniero, pronuncia l’italiano meglio di Rkomi. A loro, a noi, dedico gli immortali versi “Mi amore, mi amore / Espresso macchiato, macchiato, macchiato / Por favore, por favore / Espresso macchiato / Espresso macchiato”.
 


 

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