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Saverio ma giusto

Il Papa e Hackman: una teoria che piacerà molto all'Internazionale complottista

Saverio Raimondo

Persone con "amici che lavorano al Gemelli" sbucano da ogni dove e ci raccontano che il Pontefice è morto, tra teorie fumosissime e tante versioni differenti. Per contribuire a quest'instancabile attività, propongo l'idea di una pazza sostituzione

Da quando il Papa è ricoverato (ormai più di un mese), a Roma si sono moltiplicati, sbucando dal nulla lì dove prima non c’erano – un po’ come venditori di ombrelli quando piove – persone con “amici che lavorano al Gemelli”. Li senti nei bar, alle cene, sui luoghi di lavoro; e questi amici di “amici che lavorano al Gemelli”, nessuno escluso, riferivano tutti la stessa versione: il Papa è morto, ma ancora non ce lo dicono. Il motivo è fumosissimo, ma di solito è “per esigenze organizzative” o “stanno pensando a come darci la notizia”. Il tempo passa, la notizia della morte del Papa non arriva, e io immagino il corpo del povero Bergoglio immerso in questa ghiacciaia per giorni, settimane, in attesa che si organizzino o che trovino le parole... Nel frattempo il Papa sta meglio, pur se da 88enne permane un quadro complesso, la prognosi non è più riservata, è circolato un suo vocale, persino una sua foto... insomma, è vivo. E sono spariti tutti quelli con l’amico che lavora al Gemelli, oppure non ci lavorano più, oppure ci hanno litigato e non sono più amici. Peccato, perché stavano uscendo delle belle chicche: fra le migliori, i video dei tiktoker “Er Bombolino” e “Ottavo”, che auto inviatisi al Gemelli sono saliti sino al decimo piano per documentare sui propri profili social che “il Papa qui non c’è, è morto” – peccato avessero sbagliato reparto. Anche Fabrizio Corona, nei suoi ormai celeberrimi live in cui copula con dei cartonati, ha detto che il Papa è morto, il Vaticano ce lo nasconde e Fedez tradiva Chiara Ferragni con una suora  – quest’ultima fesseria è invenzione mia, ma direi che non c’è tutta questa differenza con le altre.

Nonostante la realtà li smentisca, complottisti, dietrologi, negazionisti o semplici cazzari continuano a sostenere che Bergoglio sia morto: alcuni dicono il 15 febbraio, altri il 17; e che si sia anche già tenuto un conclave segreto a fine febbraio, e avrebbero dovuto annunciare il nuovo Papa il 3 marzo, poi il 10, ora non si sa più, forse non intendevano marzo 2025. Il problema del complottismo è che non è unito, le versioni sono troppe, i dietrologi sono più divisi della sinistra. Alla fine vince sempre la classica storia che il Papa, morto, sia stato sostituito con un attore, in questo caso da quello che già interpretava Bergoglio nel film “I due Papi”, Jonathan Pryce. La tesi circola veramente online, ma è po’ troppo banale, non pare anche voi? Dunque mi permetto, come mio personale contributo all’Internazionale Complottista, di aggiungere una dietrologia un po’ più intrigante: il Papa è morto, sostituito da Gene Hackman – vivo – mentre al suo posto nella casa di Santa Fe è stato messo il corpo di Bergoglio. Questo spiegherebbe anche le circostanze un po’ misteriose con le quali se ne sono andati il grande attore americano e sua moglie Betsy Arakawa – sulla quale si possono fare altre dietrologie: è suo il corpo trovato, o anche lei sta bene, magari camuffata da monaca all’interno del Vaticano o vestita da infermiera al Gemelli? Decidete voi amici dietrologi, che io mi sono già stancato di stare su questa terra piatta dove vivete voi, torno nella realtà, che ha sì un sacco di difetti, ma non quello di non essere vera.
 

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