"Bisogna fare investimenti pubblici”. E’ il mantra che ha incantato la politica italiana per anni. Perfino i più liberisti, pur convinti della necessità di ridurre il perimetro dello stato, ritengono che uno dei compiti della Pubblica amministrazione sia mettere a terra gli investimenti. Per di più con i fondi del Recovery fund alle porte la voglia di investire soldi pubblici sul territorio è aumentata ancor di più. Ma come stanno le cose? La politica italiana, oltre che a parole, è riuscita ad aumentare davvero gli investimenti pubblici?
Fino a ora, no. L’Italia è storicamente indietro da questo punto di vista. Tra il 2009 e il 2018 il valore degli investimenti pubblici è calato di 13 miliardi di euro, dal 3,6 per cento rispetto al pil al 2,1. Per farci un’idea, la Francia investe il 3,5 per cento del suo pil, il Regno Unito il 2,7 e pure i rigoristi tedeschi – a cui rinfacciavamo prima della pandemia di non spendere abbastanza del loro surplus commerciale – investono più di noi.
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