Andrea Ronocchia (foto LaPresse)

Ranocchia, bel principe addormentato

Simonetta Sciandivasci
A ogni azione corrisponde una reazione uguale e contraria. Se il principe bacia la Bella Addormentata, lei si sveglia e bacia lui (non c’è altro modo di ottenere lo stesso risultato, nemmeno portandole Fausto Leali che urla “ti amo ti amo ti”).

A ogni azione corrisponde una reazione uguale e contraria. Se il principe bacia la Bella Addormentata, lei si sveglia e bacia lui (non c’è altro modo di ottenere lo stesso risultato, nemmeno portandole Fausto Leali che urla “ti amo ti amo ti”). L’Inter, bellissima addormentata del campionato, si tiene fedele a questa linea e segna solo dopo aver subìto un gol, mantenendosi sul pareggio (lo ha fatto, per due domeniche di fila, prima contro il Napoli e poi contro il Cesena). Ranocchia, che dei nerazzurri è il capitano, è anche lui un bellissimo addormentato. Tuttavia, l’aderenza a favole e leggi della dinamica sembra non appagare la tifoseria interista che, per quanto abituata a compiacersi nel piagnisteo, rimpiange il triplete o, almeno, una partita in cui si vedano azioni che non siano solo reazioni.

 

Se dovesse essere necessario, manderemo squadre di baciatrici che si adoperino nel labbra contro labbra con Ranocchia, a pochi minuti dal calcio d’inizio, ma prima di arrivare a soluzioni tanto estreme, consigliamo al capitano di riflettere su come questo suo modo di procedere lo de-mascolinizzi, facendolo assomigliare a quelle di noi che si decidono ad andare dal parrucchiere solo dopo essere state mollate – peraltro a seguito di ripetuti adulteri. Dai, Ranocchia, impegniamoci concretamente: tu a giocare prima degli avversari e noi a tagliarci le doppie punte prima di perdere l’amore.

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