Rossi e la Rossa a pieni voti. Bocciate le critiche a Conte. Le pagelle di Pierluigi Pardo
10) a Valentino che risorge quando sembrava lento e finito in una domenica di fine marzo che sa di primavera e rivoluzione. E riconcilia con la bellezza.
9) alla Rossa che risorge come l'omonimo (quasi), Valentino. Non sarà l'inizio di una cavalcata ma superare una Mercedes (che rimane il top) è un bel segno, coraggio.
8) al Carpi, ormai a un passo dall'obiettivo. Pragmatismo tutto emiliano. Lambrusco e tigelle. Vincere con una doppietta di uno che si chiama Lasagna, poi, non ha prezzo.
7) a Gianni De Biasi. La sua Albania cresce ancora. Piano, ma sta imparando a sognare davvero.
6) ad Antonio Conte. Si sente offeso e ha ragione. Accusarlo di allenare con troppa intensità la nazionale è come rinfacciare a Mozart di comporre opere troppo belle o a Kafka di avere una scrittura geniale.
5) all'Italia di Sofia. Lenta, spenta, nervosa. Con troppi leader (Verratti, Bonucci, Gabbiadini) diversi dal campionato.
4) a Medel che cammina su Neymar dopo aver commesso fallo. E meno male che era un'amichevole.
[**Video_box_2**]3) alla gestione del caso (clinico) Marchisio. Vuoi più bene alla risonanza di mamma o a quella di papà?
2) alle critiche a Conte. Zero gratitudine e troppi sospetti. Ognuno fa ciò che vuole, chiaro, ma l'idea che ci saranno tifosi della Juve che lo fischieranno mi manda ai matti. Per non parlare di minacce e Digos.
1) a chi ce l'ha con gli oriundi, salvo poi esultare giustamente come un pazzo dopo il gol di Eder.