Il tweet della Saluzzi e l'enigma di Ferrero: meglio Ilaria D'Amico o Mikaela Calcagno?
Italia, 2015. A Milano c’è stato l’attentato e giù code infinite adesso per entrare in qualsiasi Tribunale (a Napoli ce n’è una che arriva praticamente sulla Salerno-Reggio Calabria). Com’era quella storia della stalla e dei buoi?
All’Olimpico invece c’è stato il sorpasso e sul web Trintignant e Gassman rivivono in mille variopinte sembianze e colorati sfottò.
Ci sono scrittori che muoiono assieme, Grass e Galeano, così lontani e così vicini, e ultimi in classifica che vivono il quarto d’ora di felicità (Donadoni questa gioia se la merita). Esistono punizioni che fanno discutere ma funzionano perché poi vinci 3-0 (Napoli e Inter) e allenatori sull’orlo di una crisi di nervi. Pippo e Boban ad esempio, in punta di stress e ironia, in diretta tv. A proposito, Ferrero, meglio Ilaria o Mikaela? E’ la sua risposta definitiva?
I Repubblicani d’America hanno un candidato (lo Chef Rubio), i Destri di Puglia, ancora no. E allora entra in scena Michele Emiliano, che solo per questo scambio di tweet con Frank Underwood meriterebbe la presidenza ad honorem, con trulli e ulivi omaggio. Momento glocal dell’anno, no doubts. Siamo ad aprile, c’è tempo per batterlo, ma sarà dura.
Raro caso di tweet che porta bene. Ditelo alla Saluzzi, rossa tifosa della Rossa Ferrari. Sospesa per aver scherzato su Alonso e la sua memoria (e onestamente non era il massimo). Le scuse non sono bastate.
Alla Roubaix attraversano il passaggio a livello rischiando di essere travolti dal TGV e visto che nessuno si è fatto male ci possiamo anche fare una risata.
Atletico Real è il grande derby della settimana in attesa di quello di Milano, domenica, sessantamila biglietti venduti, diecimila agli stranieri, complice il Salone del Mobile che per chi non lo sapesse è un evento bellissimo, le vere 5 giornate di Milano 2.0. Ovunque installazioni inutili, creativi trafelati, ma soprattutto tacco dodici ovunque (sempre sia lodato) e spritz a manetta, primavera in fiore e parcheggi introvabili. A ben vedere, qualcosa di molto simile alla Vita.