I saluti di Gerrard, il tributo dello Stanford Bridge al rivale e la Roma sbiadita
10 - al popolo di Stanford Bridge. Un minuto di ovazione per Steven Gerrard, capitano e bandiera del Liverpool. Oltre i colori. Priceless.
9 - a Massimiliano Allegri. Comunque andrà a finire al Bernabeu ha fatto un capolavoro. Certi tweet scettici di luglio 2014 fanno quasi tenerezza.
8 - al Parma e a tutti quelli che si impegnano, nonostante i destini già scritti.
7 - a Hernanes, tornato fenomeno e alla Lazio che lotta anche in nove. All'Olimpico, al di là degli errori arbitrali, va in scena un grande spettacolo. Grazie a loro.
6 - a quel briciolo di orgoglio rimasto al Milan. Mattia Destro si vendica, felice.
5 - alla Rossa, il passo indietro è evidente, nonostante l'orgoglio di Vettel che vorrebbe andare dal concessionario a comprarsi una Mercedes.
4 - alla Viola, travolta in Spagna, con troppe occasioni fallite e la solita sensazione di inadeguatezza quando l'asticella sale molto in alto.
3 - al Real. Aspettando la Juve intanto svanisce il primo obiettivo stagionale che pure sembrava alla portata tra nervosismi e polemiche. Adesso Carlo (che preferisce da sempre la Coppa) ha bisogno di un colpo dei suoi
2 - alla Roma sbiadita del 2015. Nessuno (giocatori, allenatore, società) può sentirsi assolto
1 - al guardalinee di Napoli Dnipro. Ma come ha fatto?