Squadre inglesi più bollite del guardalinee di Roma-Sassuolo. Che classe Sarri
Sassuolo. Le vedo bene, queste squadre inglesi, oh sì. Per quanto tempo andrà avanti ancora la Grande Finzione del campionato-più-bello-ricco-e-divertente-del-mondo? La Premier League è diventata la caricatura di se stessa, vive di luoghi comuni più stanchi di Roy Hodgson dopo una sbronza, e adesso che Francesco Totti accetta di buon grado di fare la riserva ha perso pure l’etichetta di campionato in cui i vecchi campioni accettano la panchina per il bene della squadra. Meglio sarebbe per loro non oltrepassare la Manica per un po’, visti i risultati ridicoli che raccolgono in Europa. L’unico che ha salvato la faccia (e il culo) è il Chelsea di Mourinho, ma per puro caso: se avessero incontrato una qualsiasi altra squadra che non fosse il Maccabi Haifa le avrebbero prese pure loro. Poiché tengo al mio stomaco nel weekend mi sono riconciliato con il calcio seguendo la serie A, tornata a essere divertente e imprevedibile.
La Juve è tornata Juve (e scusate se godo), l’Inter al momento è accompagnata dal culo delle stagioni fortunate, il Milan da una schizofrenia tra difesa e attacco che non potrà che fare bene a chi seguirà le partite dei rossoneri. Ma chi ha meritato la mia standing ovation, effettuata nel salotto di casa davanti alle tagliatelle al sugo preparate da mia mamma, è l’allenatore del Napoli Maurizio Sarri. Mentre quel pupazzo di Pellegrini riusciva a sostenere di avere giocato meglio della Juventus in Champions, lui incassava le critiche di Diego Armando Maradona al suo Napoli con una classe d’altri tempi. El Pibe de Oro dice che la squadra allenata da Sarri fa cagare? E lui risponde che Maradona può dire quello che vuole, dato che è il suo idolo, e che spera di fargli cambiare idea. Detto, fatto, cinque pappine alla Lazio, forse ancora frastornata da una polemica più sterile di un eunuco, quella del quotidiano francese Monde sul fatto che le divise nere della squadra di Pioli sarebbero un omaggio al fascismo (ma l’hanno visto il kit di maglie del Paris Saint-Germain quest’anno? Sembrano gli abiti delle pompe funebri). I francesi non hanno il bidet, e questo vuol dire molto: a forza di sentirsi prudere il culo vengono fuori articoli come quello. Mi ricordano i rosiconi che da due giorni ce l’hanno con il gol in fuorigioco di Totti. Sulla questione ha detto tutto Marcello “Sempre Sia Lodato” Lippi ieri a RadioDue, con tono palesemente nostalgico: “Si assegnano tanti gol in fuorigioco”. E se lo dice lui.
Il Foglio sportivo - In corpore sano