Mazzarri: non piove più a Watford
L’avevamo lasciato che pioveva, e quando piove non si può mica giocare, non si può segnare. L’avevamo lasciato rain and tears sul pratone di San Siro. Poi tu guarda come cambia la vita, traslocando nel paese della pioggia. Era arrivato in una cittadina dell’Hertfordshire, lontana dal mare mille leghe di brughiera, e nel suo inglese migliore dell’italiano di De Boer, meno sbruffone dell’italiano con cui apparve Mou, e si era limitato a dire: “Those who know me, know that we will work hard and prepare to see how far we can get. But this for me is a new experience and I can’t wait to start”. Una conferenza stampa da Virginia Raggi, insomma.
Poi invece il Watford va in campo, e ne rifila tre (3) allo United del Filosofo. E ingoiando la gioia per non farne bolle di chewingum, dice: “Non faccio voli pindarici (pindarici l’ha detto in italiano, ndr), noi pensiamo solo a salvarci”. Era trent’anni che il Watford non batteva lo United, un po’ come l’Inter con la Gobba da quando se n’è andato Lui. Ma adesso Walter Mazzarri, coi piedi asciutti, dice anche: “Ho un ottimo rapporto con Mourinho, magari una sera andremo a cena”. Tu vedi come cambia il mondo, ed è festa per chi ruba gli ombrelli.
Il Foglio sportivo - IL RITRATTO DI BONANZA