Mauro Icardi (foto LaPresse)

Il profeta Icardi e Torino-Roma: sfida di grillini e di mattoni. La domenica nel pallone

Leo Lombardi
Dopo i due anticipi di sabato la Serie A torna in campo. Dall'Italia contro il resto del Mondo al Mapei Stadium alle nozze coi fichi secchi di Paulo Sousa e Vincenzo Montella, quello che forse non sapete a proposito della sesta giornata del campionato italiano di calcio.

Torino-Roma
(domenica ore 12.30. Arbitro Tagliavento di Terni)

 

Fuori dal campo è derby pentastellato, Chiara Appendino contro Virginia Raggi. Secondo gli ultimi sondaggi non c'è match, vince la prima. Sul campo ci provano anche i granata, usciti indenni da Pescara nonostante una doppia espulsione. La Roma scopre nuovi mal di pancia (El Shaarawy l'ultimo) e attende con il fiato sospeso quanto il sindaco deciderà sul nuovo stadio. A Torino ne hanno addirittura due e stanno costruendo perfino il terzo, con il rinascente Filadelfia. Il bello del mattone.

 

 

Genoa-Pescara
(domenica ore 15. Arbitro Irrati di Pistoia)

 

C'era il Pipa (Jorge Higuain), c'è il Pipita (il figlio Gonzalo). C'era il Cholo (Diego Pablo Simeone), c'è il Cholito (il figlio Giovanni Pablo). Centravanti ventunenne, era stato in estate protagonista di un confronto al mercato tra Genoa e Pescara: ha vinto il primo, club che ha sempre apprezzato gli attaccanti argentini, Diego Milito su tutti. I rossoblù nel turno infrasettimanale hanno messo paura al Napoli, gli abruzzesi non sono riusciti ad avere ragione di un avversario ridotto in nove da Banti.

 

 

Inter-Bologna
(domenica ore 15. Arbitro Cali di Bari)

 

Da asino a genio del calcio: a Frank De Boer sono bastate tre vittorie consecutive per capire che cosa siano il pallone (e la critica) in Italia. Il suo profeta è quel Mauro Icardi con cui Mancini non legava un granché, ed è un merito dell'olandese avergli dato completa fiducia. L'attaccante ha ripagato con sei gol in cinque partite, più un assist. Bologna malleabilissimo fuori casa, due trasferte e altrettante sconfitte.

 

 

Lazio-Empoli
(domenica ore 15. Arbitro Fabbri di Ravenna)

 

Gilardino e Maccarone valgono 382 reti nei vari campionati finora disputati. A Empoli non li hanno ancora visti esultare una sola volta. Hanno segnato sempre difensori (Bellusci e Costa), per di più in un'unica partita, quella vinta con il Crotone. Nelle altre quattro le difese avversarie hanno dormito sonni tranquilli, come si augura quella della Lazio, tutt'altro che impeccabile contro il Milan.

 

 

Sassuolo-Udinese
(domenica ore 15. Arbitro Doveri di Roma)

 

La squadra più italiana contro quella più straniera. Al Sassuolo ne hanno fatto un dogma di mercato, meglio un prodotto nostrano quando si tratta di scegliere tra due giocatori. All'Udinese fanno diversamente e Rodrigo De Paul è l'ultima proposta da tenere in seria considerazione. La squadra di Di Francesco è uscita ridimensionata dalla sconfitta con il Chievo, quella di Iachini ha messo in difficoltà la Fiorentina, ed è pronta a ripetersi.

 

 

Fiorentina-Milan
(domenica ore 20.45. Arbitro Orsato di Schio)

 

Due mercati estivi bloccati. Quello della Fiorentina per scelta dei Della Valle, e il ds Corvino ha pensato a dismettere stipendi importanti portando a casa stranieri che per ora fanno panchina. Quello del Milan per obbligo, vista la cessione “eterna” di Berlusconi ai cinesi, una trattativa su cui ogni giorno spunta un punto interrogativo (con smentita d'obbligo). Così in casa rossonera fanno passare i tanti giovani schierati come frutto di un progetto e non di assenza di contanti. Bravi Sousa e Montella a mascherare le pecche di fondo.

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