Barzagli e Immobile in azione nella sfida di andata tra Juve e Lazio (foto LaPresse)

Juve-Lazio è la sfida giusta per saggiare la crisi della squadra di Allegri

Leo Lombardi

A Torino un anticipo di alta classifica con i bianconeri che arrivano dalla quarta sconfitta stagionale. La Roma ospita il Cagliari, l'Inter contro il Palermo. Quello che forse non sapete sulla 21esima giornata di Serie A

JUVENTUS-LAZIO
(domenica ore 12.30, arbitro Massa di Imperia)

 

Finalmente un anticipo decente per il pranzo della domenica. Una partita che vale per l'alta classifica, come da tempo non si vedeva, e, soprattutto, per saggiare il momento della Juventus. A Firenze è arrivata la quarta sconfitta in campionato, perfino con un rigore (evidente) negato, circostanza insolita nella storia bianconera. La critica punta il dito su Allegri, dimenticando che: a) gli hanno smantellato il centrocampo; b) la difesa ha un anno in più (e ne aveva già tanti); c) Higuain non la smette di cannibalizzare chi gli è al fianco, chiedere a Dybala oppure di dirigenti del Real Madrid che lo mollarono. Lazio in forma e alla ricerca della prima vittoria con una big, sarebbe la consacrazione per Inzaghi junior.

 

BOLOGNA-TORINO
(domenica ore 15, arbitro Ghersini di Genova)

 

Se le gare del Torino si fermassero all'intervallo, la classifica sarebbe fantastica. Il problema è che si scende in campo anche per i secondi 45 minuti e qui i granata hanno molto da farsi perdonare, come visto pure nelle ultime due uscite contro il Milan, tra Coppa Italia e campionato. Il pugno di Mihajlovic è duro: se ne ha fatte le spese lunedì un backdrop allo stadio, immaginatevi la squadra.

 

EMPOLI-UDINESE
(domenica ore 15, arbitro Russo di Nola)

 

Sembra quasi un'amichevole, anche se i protagonisti lo negano. L'Empoli vede più vicina la salvezza per mancanza di credibilità della concorrenza, l'Udinese viaggia nella zona neutra, equidistante da pericoli di retrocessione e ambizioni di Europa. Più una sessione del'Onu che una partita di calcio, e di quelle singolari per rappresentanza di partecipanti. Tra polacchi, francesi e brasiliani abbiamo anche Bosnia-Erzegovina (Krunic), Liechtenstein (Buchel), Georgia (Mchedlidze), Islanda (Hallfredsson) e Iraq (Ali Adnan).

 

GENOA-CROTONE
(domenica ore 15, arbitro Mariani di Aprilia)

 

Lo avevamo celebrato come uno degli allenatori da seguire con maggiore attenzione, oggi Juric si ritrova su una panchina che scotta. Complici le cinque sconfitte di seguito (Coppa Italia compresa) in cui è incappato il Genoa. Certo, il croato – come chi l'ha preceduto – fa i conti con la finestra di mercato, periodo in cui Preziosi si dedica a un altro gioco: smontaggio e riassemblaggio della squadra. E l'alternativa che circola (Stramaccioni) dovrebbe lasciarlo relativamente tranquillo. Meglio, però, darsi una mossa contro il Crotone.

 

PALERMO-INTER
(domenica ore 15, arbitro Irrati di Pistoia)

 

Dall'8 dicembre a oggi otto vittorie consecutive tra Europa, campionato e Coppa Italia. Più che di giocatori l'Inter aveva bisogno di una guida, come Pioli si sta rivelando in panchina. Così Perisic e Icardi si riscoprono micidiali nei minuti finali, Brozovic non è più solo uno da selfie e Kondogbia non è in effetti quel bidone frettolosamente battezzato da molti addetti ai lavori. Si va in Sicilia per proseguire e non ci potrebbe essere avversaria più ghiotta del Palermo del sempre pericolante Corini. Attenti, quindi.

 

PESCARA-SASSUOLO
(domenica ore 15, arbitro Valeri di Roma)

 

Se scorrete la casella delle vittoria del Pescara, trovate un misero uno. Reso ancor più misero dal fatto di essere stato conseguito negli uffici e non sul campo. Galeotta la mancata comunicazione dell'inserimento di Ragusa nella lista dei convocabili, con Sassuolo punito a tavolino. Era finita 2-1 per gli emiliani, quindi l'uno dovrebbe essere uno zero. In questi giorni in Abruzzo hanno problemi infinitamente più seri di quelli di Oddo. Diciamo che – come storicamente avviene – il calcio potrebbe aiutare.

 

ATALANTA-SAMPDORIA
(domenica ore 18, arbitro Rizzoli di Bologna)
Uno dei tanti giocatori da seguire nell'Atalanta è Andrea Petagna. Ha appena 21 anni eppure ha già cambiato sei maglie, indice della schizofrenia di società e allenatori. Nel suo passato ci sono anche tre presenze con la Sampdoria, mai da titolare e per una cinquantina di minuti complessivi, prima di essere restituito al Milan nel gennaio 2014. I rossoneri, poi, hanno pensato bene di cederlo a titolo definitivo, per la felicità dell'Atalanta. E sarà interessane vedere che cosa ancora farà Petagna, non solo con la Sampdoria.

 

ROMA-CAGLIARI
(domenica ore 20.45, arbitro Guida di Torre Annunziata)

 

Chiedere un favore alla Fiorentina deve essere costato parecchio ai tifosi romanisti. Peggio ancora è chiederlo alla Lazio, sempre in chiave anti-Juve, memori di certi “dibattiti” del passato in merito all'impegno da profondere in campo: mi si nota di più se faccio un piacere ai cugini o se non lo faccio? Roma che sta vivendo uno splendido 2017, con tanti saluti a chi temeva l'assenza di Salah per la Coppa d'Africa. Il Cagliari pare aver sistemato, nelle ultime due partite, i problemi della difesa. Però non si sa mai.

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