Il sonno del Milan e il post partita di Sassuolo. La domenica nel pallone
Quello che forse non sapete delle partite della 22esima giornata di serie A
Torino-Atalanta
(domenica ore 12.30, arbitro Damato di Barletta)
Gagliardini e Caldara già venduti, Kessie e Grassi che lo saranno. L'Atalanta genera talenti e incassi soldi, Gasperini prepara il futuro: domenica ha buttato in campo dall'inizio due classe 1999 (Melegoni e Bastoni), come mai si era visto quest'anno in Europa. Resta un grande rimpianto, quel Belotti bocciato a 13 anni dagli osservatori nerazzurri – nessuno è perfetto – e oggi futuro capitale del Torino. Il centravanti mancava nell'ultima turno a Bologna e si è visto, granata mai in partita. Ma, a dire il vero, è tutto il 2017 che va avanti così, senza vittorie.
Cagliari-Bologna
(domenica ore 15, arbitro Pairetto di Nichelino)
Partita così serena che più serena non si può. Con 26 punti in classifica Cagliari e Bologna sono lontani dalla zona retrocessione e si guardano bene dal nutrire ambizioni più alte. La condizione migliore per cominciare a pianificare il futuro, senza affanni. Ricordandosi, però, di dare qualche motivo ai propri tifosi per andare allo stadio o, almeno, mettersi davanti alla televisione.
Crotone-Empoli
(domenica ore 15, arbitro Tagliavento di Terni)
Qualcuno finalmente se ne è accorto: il campionato a 20 squadre è una iattura, troppa la differenza di livello per chi sale dalla serie B e il resto della compagnia. L'anno scorso Carpi e Frosinone salutarono dopo un anno soltanto, in questo Crotone e Pescara sono già sull'identica lunghezza d'onda. Nel confronto con l'Empoli l'ultima (immaginiamo) occasione dei calabresi per dare un senso alla lotta per non retrocedere da qui a fine maggio.
Fiorentina-Genoa
(domenica ore 15, arbitro Orsato di Schio)
Gli opposti del mercato: la Fiorentina non prende nessuno, il Genoa rivolta la squadra. Risultato? Tifoserie entrambe scontente, se non perplesse. Quella viola nonostante sia rimasto Kalinic, quella rossoblù per le fatiche che si prospettano. Le due squadre si ritrovano dopo appena un mese e mezzo, quando si continuò la partita sospesa per pioggia. Vinse il Genoa e, da allora, fu diluvio calcistico per gli uomini di Juric: quattro sconfitte e un pareggio (in casa, con il Crotone).
Sampdoria-Roma
(domenica ore 15, arbitro Mazzoleni di Bergamo)
A proposito di pioggia. All'andata la Sampdoria stava vincendo 2-1, poi si scatenò un temporale epocale (oggi va di moda chiamarle bombe d'acqua), l'intervallo venne tirato per le lunghe, si tornò in campo e la Roma fu un'altra, anche per l'ingresso di Totti. In stile sliding doors si può supporre che sia stata una chiave di svolta (in negativo) per i blucerchiati: una vittoria avrebbe garantito più certezze, oggi ci si trascina nell'anonimato. Una partita che arriva a pochi giorni dalla rescissione del contratto di Cassano: la Samp avrebbe potuto ancora essere il futuro, la Roma è stata l'occasione mancata del passato. Rimpianti, in ogni caso.
Sassuolo-Juventus
(domenica ore 15, arbitro Doveri di Roma)
Sarà più interessante il dopo-partita della partita. Sassuolo e Juventus sono società storicamente amiche per scambi di dirigenti e di giocatori. A volte va male (Zaza che non ha funzionato, Berardi che ha rifiutato), a volte può andare meglio (Lirola che sta crescendo in Emilia). Per questo aspettiamo il finale, memori di quella frase riportata di Buffon (“In Europa non si scansano come in Italia”, il senso) che fece discutere. Vedremo che farà il Sassuolo.
Udinese-Milan
(domenica ore 15, arbitro Banti di Livorno)
Due sconfitte e l'effetto Doha è già svanito. La Supercoppa sembrava aver destinato il Milan a destini luminosi, la realtà ha consegnato le battute d'arresto contro Napoli (campionato) e Juventus (Coppa Italia), con una squadra che aspetta sempre di prenderle prima di svegliarsi. Si parla di effetto Montella già finito, può essere, vista la non eccelsa qualità degli interpreti: più quelli ingaggiati di quelli cresciuti in casa. E questo porta all'eterna trattativa per la cessione, trascinatasi per due sessioni di mercato, con movimenti affannati ed esiti esilaranti.
Napoli-Palermo
(domenica ore 20.45, arbitro Celi di Bari)
E quattro. Dopo Ballardini, De Zerbi e Corini tocca a Diego Lopez, reduce da due esoneri e talmente alla ricerca di un rilancio da accettare l'offerta di Zamparini per allenare il Palermo. Ha cominciato dicendo di credere alla salvezza e non avrebbe potuto essere altrimenti: sarebbe stato contronatura nel calcio. Parte contro un Napoli che non perde dal 29 ottobre, tra campionato e coppe varie, e che ha segnato 20 reti nelle ultime 6 partite. In bocca al lupo!