Amori in bicicletta. Arrivano le miss al Giro d'Italia: meno 79 al Giro100
Secondo Maurizio Milani l'edizione del 1934 viene ricordata soprattutto per il più elevato numero di fidanzamenti tra i corridori e le miss. E' l'unica che è stata vinta da Learco Guerra
Il Giro del 1934 fu il più bello della storia della corsa. Per la prima volta infatti le ragazze più belle del paese d’arrivo della tappa premiavano il vincitore e la maglia rosa. Tra tutte le tappe ricordiamo la Giovanni di Pioltello, bellissima barista dell’omonimo paese; la Paola di Ivrea, forse la più bella miss di tutti i tempi, commessa in un negozio di abiti per grandi obesi.
Questo Giro viene ricordato soprattutto per il più elevato numero di fidanzamenti tra i corridori e le miss. Tra le 62 miss che hanno premiato i ciclisti durante la corsa ben 62 (tutte) si fidanzarono con altrettanti corridori, che allora erano 71. Di queste si sposarono il 96 per cento.
Per capire la portata storica di quanto accaduto tenete conto che negli ultimi due Giri non ci sono stati fidanzamenti: questi infatti sono stati vietati dalla Unione ciclistica internazionali. Però si fanno lo stesso. Chi viene scoperto però rischia di essere radiato dal Coni. Ma non penso.
In quel Giro del 1934 è successa una cosa incredibile. All’arrivo di Pistoia le due miss saltarono addosso al vincitore e lo baciarono contro il suo parere. Lui si illuse e il giorno dopo arrivò ultimo. Per questo motivo la federazione vietò gli innamoramenti. Anche perché poi accadeva che certe squadre facevano innamorare apposta gli avversari prima del tampone sul’Appennino. Di solito però i direttori sportivi avevano come complici le locandiere degli alberghi dove i ciclisti dormivano. Dispiace dirlo, ma un ciclista innamorato rendeva il 33 per cento in meno di un collega sereno. Oggi è lo stesso.
Tanti corridori nella storia hanno abbandonato il Giro per amore e quando è finito l’amore con le miss questi sono diventati sindaci della città di arrivo delle tappe dove si erano innamorati.
Vincitore: Learco Guerra in 121 ore, 17 minuti e 17 secondi;
secondo classificato: Francesco Camusso a 51 secondi; terzo classificato: Giovanni Cazzulani a 4 minuti e 59 secondi;
chilometri percorsi:3.706.