Un'immagine del Giro 1957 (foto LaPresse)

Charly Gaul e l'agguato della pipì: meno 61 al Giro100

Giovanni Battistuzzi

Nel 1957 il lussemburghese stava dominando la corsa rosa quando decise di fare uno dei più grandi errori della sua vita: sfidare Bobet quando non avrebbe dovuto

C’era la televisione al seguito del Giro. Sarà stato anche per questo che Charly Gaul non perdeva un’occasione per stare davanti, di tentare l’attacco, quasi a voler dimostrare a tutti che l’anno prima sul Monte Bondone non si era trattato solamente di una circostanza fortunata dettata dal clima. A Bosco Chiesanuova, sopra Verona, aveva preceduto tutti a cronometro, sul Passo del Gran San Bernardo li aveva staccatl tutti prima di forare e vedere rientrare Gastone Nencini e Louison Bobet. Ma a Campo dei Fiori, sopra Varese, decise che tutti dovevano piegarsi alle sue accelerazioni in salita: un minuto all’italiano, due al francese e Maglia Rosa conquistata.

 

Sembrava fatta, tanto più che l’indomani si arrivava al Bondone. Come un anno prima, ma senza una tempesta di freddo.

Tappa lunga, 242 chilometri, una processione di pianura sino all’irto tabernacolo finale. Erano tappe quelle nelle quali succedeva poco o nulla prima di affrontare la salita finale. Chiacchiere e propositi di tranquillità. Tappe in cui era buona norma per gli uomini di classifica stare vicini, fermarsi tutti assieme quando il bisogno chiamava, per evitare inutili fughe e inutili inseguimenti. E così fecero Bobet e Baldini, Nencini e Géminiani. La Maglia rosa no. Li superò, li guardò, passò. Rimase in coda al gruppo e nonappena vide gli altri arrivare si fermò per fare pipì, con un sorriso consapevole in faccia quasi fosse un Marchese del Grillo qualsiasi: “Io so’ io, e voi…”.

 

Bobet non la prese bene. Francese com'era non poteva tollerare che un lussemburghese lo schernisse davanti a tutti. E così gli mostrò il medio e attaccò. I francesi si misero a tirare a mille. Misero minuti tra loro e Gaul, che quasi da solo provò un improbabile rientro. Ai Trento i minuti erano più di due. Salirono a dieci in cima. Nencini prese la Rosa. Gaul per una pisciata perse la sua.

 

Vincitore: Gastone Nencini a 104 ore 45 minuti e 6 secondi;

secondo classificato: Louison Bobet a 19 secondi; terzo classificato: Ercole Baldini a 5 minuti e 59 secondi;

chilometri percorsi: 3.926