Il primato perdente della Fiorentina e il coraggio di Monchi. La domenica nel pallone
Perdere contro Empoli e Palermo in campionato è riuscito solo ai Viola, mentre al nuovo ds della Roma è toccato il compito di pensionare Totti. Tutto quello che c'è da sapere sulla 35a giornata di serie A
UDINESE-ATALANTA
(domenica ore 12.30, arbitro Di Bello di Brindisi)
Gasperini si è preso anche la soddisfazione di obbligare la Juventus al pareggio, ora resta l'ultimo tassello: riportare l'Atalanta in una competizione europea in cui è assente dal 1991. Manca davvero poco, visti gli otto punti di vantaggio sull'Inter, rivelatasi una preziosa alleata nelle ultime giornate.
CHIEVO-PALERMO
(domenica ore 15, arbitro Serra di Torino)
Mai fidarsi del Chievo, arrivava da cinque sconfitte consecutive ed è andato a vincere in casa del Genoa, mandandolo in cortocircuito. Non ha niente da chiedere, se non concludere in maniera degna la stagione. Per questo potrebbe scrivere la parola fine alla serie A del Palermo.
EMPOLI-BOLOGNA
(domenica ore 15, arbitro Calvarese di Teramo)
Non solo il Chievo. Nell'ultimo turno ha offerto segnali di vita anche il Bologna, con quattro reti all'Udinese. Un avviso di pericolo per l'Empoli: non aveva fatto in tempo a rialzare la testa con due vittorie esterne consecutive, che ha perso in casa con il Sassuolo. Così il Crotone ha rosicchiato un punticino, confermando che c'è vita sul fondo classifica.
GENOA-INTER
(domenica ore 15, arbitro Damato di Barletta)
Lo psicodramma del Genoa si è manifestato nelle lacrime di Juric dopo la sconfitta al Ferraris contro il Chievo. Con un solo punto in sette partite, i rossoblù rischiano di essere risucchiati nella lotta per la salvezza, inimmaginabile a inizio anno. Il presidente Preziosi ha risposto come solo in Italia sappiamo fare, ovvero con il ritiro anticipato. Ci aveva provato anche l'Inter prima del Napoli e non era andata benissimo: i nerazzurri proseguono testardi nel periodo di rottura che mette a rischio anche la semplice Europa League.
LAZIO-SAMPDORIA
(domenica ore 15, arbitro Mazzoleni di Bergamo)
Dopo la Coppa Italia la Lazio ha fatto suo un derby anche in campionato, tre punti che valgono per l'autostima (pure troppo, viste le esibizioni dei tifosi con manichini giallorossi appesi in zona Colosseo) e per la classifica. Certificata la bravura di Inzaghi, ora occorre concludere l'opera mantenendo il quarto posto. In casa Sampdoria ormai si naviga tranquilli verso la conclusione del campionato. Sono le giornate in cui si mettono in vetrina le merci migliori per venderle al mercato. Il posto d'onore spetta a Schick, che sta dimostrando di saper segnare anche quando gioca titolare. E non solo.
PESCARA-CROTONE
(domenica ore 15, arbitro Russo di Nola)
Le serenità del Crotone contrapposta al nervosismo di chi sta davanti. I calabresi hanno tenuto duro, non hanno nulla da perdere, provano a conservare la serie A conquistata per la prima volta quasi un anno fa. Lo fanno senza un paio di uomini chiave (squalificati Crisetig e, soprattutto, Falcinelli) e in casa di un Pescara che neppure Zeman ha saputo risollevare, almeno nella voglia. Cinque punti nel girone di ritorno sottolineano un fallimento sportivo e professionale.
SASSUOLO-FIORENTINA
(domenica ore 15, arbitro Gavillucci di Latina)
Perdere contro Empoli (in casa) e Palermo nel giro di tre partite è difficile, la Fiorentina c'è riuscita. In questo modo Sousa ha certificato il proprio addio, su cui la dirigenza ha apposto il timbro della semiufficialità nel corso della settimana. Uno dei candidati alla panchina viola è proprio Di Francesco. Il tecnico del Sassuolo deve però decidere che cosa fare da grande. In tanti lo hanno sempre cercato, alla fine non si è concretizzato nulla. E in casa Fiorentina si profila pure il volto di Pioli.
MILAN-ROMA
(domenica ore 20.45, arbitro Rizzoli di Bologna)
Alla Roma non lo avevano confermato dopo averlo chiamato in corsa nel 2011 al posto di Ranieri: Montella non lo ha mai detto con chiarezza, ma se l'è legata al dito. Così non avrà problemi ad aiutare il Napoli nella caccia al secondo posto, anche perché il Milan ha disperatamente bisogno di ritrovare le coppe, pure in versione Europa League. Vale per il prestigio e per le casse. In casa giallorossa serviva un ds straniero per dirimere il nodo Totti. Lo spagnolo Monchi ha parlato, disegnando un ruolo da dirigente già la prossima stagione e stoppando eventuali desideri di restare sul campo. A naso dovrebbe essere un bene per la Roma, su entrambi i fronti.
Il foglio sportivo - calcio e finanza