I malumori di Donnarumma e la sfida salvezza a distanza. La domenica nel pallone
Il Crotone per salvarsi deve battere la Lazio e sperare che l'Empoli non faccia altrettanto a Palermo. Tutto quello che c'è da sapere sull'ultima giornata di serie A
CAGLIARI-MILAN
(domenica ore 15, arbitro Abisso di Palermo)
Dopo tre stagioni di assenza, il Milan torna in Europa. Non è la Champions League dei passati trionfi, ma la più piccola Europa League. Traguardo comunque importante, alzi la mano chi lo avrebbe immaginato all'inizio della stagione, fatta di acquisti al risparmio. Ora si mette mano al primo mercato dell'epoca post-Berlusconi. La nuova proprietà cinese aveva faticato a raccogliere i capitali per acquistare il club, sarà interessante vedere come si muoverà per rinforzare l'organico: sarebbe già un successo non perdere Donnarumma, vista l'insofferenza dell'ineffabile Raiola.
ROMA-GENOA
(domenica ore 18, arbitro Tagliavento di Terni)
Tutti a interpretare l'oracolo Totti, in questi giorni. Smette? Non smette? Gioca altrove? Fa il dirigente nella Roma? E lui a tenere gli altri sulle spine, tranne i compagni di squadra, invitati a cena dal tristellato Heinz Beck: mica pizza e fichi, ma cose fatte alla grande. Mancava, ovviamente, Spalletti, il grande nemico, quello già omaggiato di un Piccolo uomo (l'immensa Mia Martini) dalla vendicativa Ilary Blasi. Poco male, il tecnico avrà ancora tempo di fare un dispetto al capitano nella festa annunciata all'Olimpico contro il Genoa. Poi si trasferirà a Milano per osare l'inosabile: dare una parvenza di rispettabilità all'Inter.
SAMPDORIA-NAPOLI
(domenica ore 18, arbitro Banti di Livorno)
Il Napoli ci spera ma non ci crede, ben difficilmente la Roma si distrarrà contro il Genoa concedendo un sorpasso al secondo posto. Gli azzurri hanno divertito, quest'anno, e si sono divertiti. Resta la possibilità di regalare il primato nella classifica marcatori al più inaspettato dei centravanti. Mertens è stato reinventato in quel ruolo, insegue Dzeko a una sola lunghezza. Un'intuizione che Sarri ha trasformato in definitività, bocciando ancora una volta il mercato di De Laurentiis. Basta dare un'occhiata alla panchina annunciata al Ferraris, per rendersene conto.
CROTONE-LAZIO
(domenica ore 20.45, arbitro Rocchi di Firenze)
Al Crotone occorre concedere il beneficio di provarci, ultimi novanta minuti per tentare di conservare la serie A conquistata un anno fa. Come immaginato, i calabresi hanno perso domenica in casa della Juventus. Ma, ancora una volta, hanno avuto l'opportunità di ringraziare l'Empoli, così resta un solo punto a separare paradiso e inferno. Rimonta difficile ma non impossibile, dipende anche dal Palermo. A Nicola e alla sua squadra va almeno l'applauso per aver dato un senso alla zona retrocessione fino alla fine.
FIORENTINA-PESCARA
(domenica ore 20.45, arbitro Martinelli di Roma)
Serata degli addii, ma non sarà festa. Il feeling tra Sousa e la Fiorentina non è mai sbocciato in due anni, non è servita neppure la vittoria sulla Juventus per aprire il cuore dei tifosi. Il tecnico portoghese saluta, al suo posto è in arrivo Pioli. Non avrà un grande budget a disposizione, visto che i Della Valle puntano tutto sullo stadio. Ma è stimato, potrà lavorare tranquillo e dimenticare il frullatore Inter.
INTER-UDINESE
(domenica ore 20.45, arbitro Di Paolo di Avezzano)
L'improvviso risveglio in casa Lazio ha dato fiato a chi accusava l'Inter di aver perso apposta in serie per non andare nella poco amata Europa League. Nell'era delle post-verità, si può accettare anche questa: d'altra parte il calcio è regno incontrastato della fuffa eretta a dogma assoluto. E fuffa (sportiva) è stata l'Inter, per come è stata costruita e per come stata gestita. Una non-notizia, si può serenamente affermare. Ora a Spalletti, di nuovo insieme con il ds Sabatini, il compito di invertire la rotta.
PALERMO-EMPOLI
(domenica ore 20.45, arbitro Rizzoli di Bologna)
Nelle ultime due giornate è tornato l'Empoli a tutti noto, quello che regolarmente falliva le occasioni per allungare sul fondo classifica. Le sconfitte con le già tranquille Cagliari e Atalanta hanno acceso lo psicodramma, ora occorre fare risultato in casa di un'altra squadra che non ha più nulla da chiedere: un film già visto. E se il Palermo sarà quello delle ultime due partite in casa (vittorie con Fiorentina e Genoa), a Crotone sarà festa grande.
TORINO-SASSUOLO
(domenica ore 20.45, arbitro Rapuano di Rimini)
Il Torino post-derby è stato inguardabile: preso a schiaffi in casa dal Napoli, accomodante fino all'imbarazzo in trasferta con il Genoa. Si chiude la stagione subito dopo i giorni della rinascita del Filadelfia: celebrazioni, lacrime, giuramenti. Può essere uno aiuto per provare a congedarsi in maniera dignitosa e dare appuntamento all'anno prossimo ai tifosi. In attesa di capire se il mercato porterà via, o no, bomber Belotti. Un divorzio già scritto invece per il Sassuolo, che si congeda da Di Francesco dopo cinque anni di crescita, fino all'Europa: sarà Roma, a meno di sorprese dell'ultimo momento. Una scelta forse più utile al club che al tecnico.
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