Biglia contro la “sua” Lazio e il nuovo stadio del Cagliari. La domenica nel pallone

Leo Lombardi

Il centrocampista esordisce in campionato con la maglia rossonera. Sfida “toscana” tra Spalletti e Semplici in Inter-Spal. L'Atalanta cerca i primi punti in campionato prima dell'esordio europeo

INTER-SPAL

(domenica ore 12.30, arbitro Gavillucci di Latina)

 

Luciano Spalletti è il migliore rappresentante attuale della scuola toscana in panchina. Leonardo Semplici (foto) è l'ultima novità. Il primo arriva da Certaldo, il secondo è di Firenze, entrambi lasciano il segno sulle squadre che allenano. Spalletti sta provando a ridare un'anima all'Inter, Semplici sta dimostrando che la sua idea di calcio è concreta, anche quando cambia molti interpreti.

ATALANTA-SASSUOLO

(domenica ore 15, arbitro Pasqua di Tivoli)

 

Giovedì l'Atalanta comincia l'avventura in Europa League contro l'Everton di Wayne Rooney. Lo fa da Reggio Emilia, in mancanza di uno stadio a normativa Uefa. Lì gioca il Sassuolo, che l'anno scorso disputò l'Europa League con parecchie fatiche che andarono a incidere sul campionato. Prima della staffetta continentale, l'incrocio in campionato. La quota zero dell'Atalanta può già indurre a cattivi auspici in vista del doppio impegno, le avversarie sono state però Roma e Napoli.

CAGLIARI-CROTONE

(domenica ore 15, arbitro Doveri di Roma)

 

Massimo Cellino aveva cercato di abbandonare il Sant'Elia trasferendo le partite a Quartu Sant'Elena. L'esperimento Is Arenas affondò tra inchieste giudiziarie e tifosi incazzati, con il Cagliari costretto a disputare a Trieste le partite in casa. Tommaso Giulini ha operato con criterio e lungimiranza. Il Cagliari esordisce nel nuovo impianto dopo i primi due turni in trasferta, la Sardegna Arena parte con un sold out e con la data di scadenza. Tra quattro anni si torna nel Sant'Elia rinnovato.

LAZIO-MILAN

(domenica ore 15, arbitro Rocchi di Firenze)

 

Anche l'estate di Lucas Biglia è stata tormentata. Ha cominciato con il muso allungato nel ritiro della Lazio, il sorriso (si fa per dire, visto il carattere) gli è tornato il giorno del trasferimento al Milan. Dopo qualche guaio fisico e la delusione con l'Argentina, è pronto a debuttare da titolare. Lo fa nello stadio in cui lo avevano applaudito fino a pochi mesi fa.

UDINESE-GENOA

(domenica ore 15, arbitro Maresca di Napoli)

 

L'Udinese è partita lenta in campionato, non è una novità: l'anno scorso Iachini era saltato a inizio ottobre, sostituito da Delneri. Qualche polemicuccia e un mercato poco esaltante stanno lasciando il segno. Nel finale è arrivato Maxi Lopez dal Torino, per dare peso all'attacco. Primo duello con Rossettini, anche lui ex granata. Ma in casa Genoa sono parecchio distratti dalla vicenda società, forse è la volta buona per l'addio di Preziosi (nella foto uno striscione contro il presidente rossoblu a Marassi ndr).

VERONA-FIORENTINA

(domenica ore 15, arbitro Damato di Barletta)

 

Il Verona ha cambiato poco, la Fiorentina tutto. La classifica dice un punto in due e tanti problemi all'orizzonte. Per i veneti arrivano anche da un'inchiesta (ora pure federale) che avrebbe evidenziato come la società sarebbe nelle mani di Gabriele Volpi, patron dello Spezia, e non del presidente Maurizio Setti. Per ora regnano le smentite.

BENEVENTO-TORINO

(domenica ore 18, arbitro Abisso di Palermo)

 

Avevamo lasciato Andrea Belotti tra gli applausi per la rovesciata da urlo contro il Sassuolo, lo ritroviamo ammaccato dopo due partite con l'Italia in cui ha fallito occasioni facili facili per uno come lui. Il Torino può essere la medicina giusta in una trasferta in cui ci sarà da lottare parecchio: il Benevento insegue il primo storico punto in serie A.

BOLOGNA-NAPOLI

(domenica ore 20.45, arbitro Giacomelli di Trieste)

 

Il 4 febbraio il Bologna venne umiliato con un 7-1 in casa, basterebbe già questa come motivazione per colmare il gap attuale (ampio) dal Napoli. In casa azzurra hanno metabolizzato le voglie di Psg di Pepe Reina, che oggi giura eterna amore quando in realtà si trattava di contratto da rispettare: ad Aurelio De Laurentiis si potrà dire ogni cosa, ma lui e Lotito sono rimasti tra i pochi a non farsi passeggiare sul corpo da giocatori (dipendenti, ricordiamolo) piagnucolosi e procuratori arrembanti.

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