Dopo la Germania ancora Germania? Cosa hanno detto i sorteggi dei gironi di Russia 2018

Francesco Caremani

La nazionale tedesca è la favorita sulla carta, ha vinto l'ultima edizione e ha conquistato sempre la Coppa del Mondo quando la finale si è giocata di luglio. Tutto quello che forse non sapete dei gruppi del Mondiale

L’edizione 2018, la numero ventuno di una fase finale di un Mondiale, potrebbe essere vinta dalla Germania. E' la favorita sulla carta, ha vinto l'ultima edizione e inoltre le quattro stelle le ha conquistate sempre di luglio. Questa volta sarà il 15 ed è una prima assoluta. Solo due volte nella storia si è giocato lo stesso giorno: 11 luglio 1982 (Italia) e 11 luglio 2010 (Spagna).

 

La partita inaugurale, giovedì 14 giugno alle 15 ora italiana, sarà Russia-Arabia Saudita e si giocherà allo Stadio Luzhniki, quello dello Spartak, di Mosca. Terminerà con la finale alla stessa ora e nello stesso impianto.

 

Dodici in tutto gli stadi designati per undici città: Ekaterinburg (Stadio Centrale), Kaliningrad (Arena Baltika), Kazan (Kazan Arena), Mosca (Stadio Luzhniki e Otkrytie Arena, quello del CSKA), Nižnij Novgorod (Stadio Nižnij Novgorod), Rostov sul Don (Rostov Arena), Samara (Futbol’nyj stadion v Samare), San Pietroburgo (Zenit Arena), Saransk (Mordovia Arena), Sochi (Stadio Olimpico Fist) e Volgograd (Volgograd Arena).

 

A luglio il Mondiale è stato vinto da: Germania quattro volte, Italia e Uruguay due, Brasile, Francia, Inghilterra e Spagna una. Alle qualificazioni sono partite in 208, al Mondiale sono arrivate 32 nazionali: 14 Uefa, 5 Afc, Caf e Conmebol, 3 Concacaf. Il Brasile è quella che ne ha vinti di più, cinque, l’Europa è in vantaggio sul Sudamerica undici a nove. Sei volte su venti ha vinto la squadra di casa, la prima è stata l’Uruguay nel 1930, l’ultima la Francia nel 1998.

 

I brasiliani sono gli unici sempre presenti, l’Italia unica assente tra quelle che hanno vinto almeno una volta il Mondiale, Islanda e Panama all’esordio assoluto, mentre il Senegal è l’unica con una sola partecipazione alle spalle, 2002. Camerun, Cile e Stati Uniti, vincitrici delle rispettive coppe continentali non si sono qualificate.

 

Il record d’imbattibilità di un portiere appartiene a Walter Zenga (Italia, 1990) con 518 minuti. Ungheria-El Salvador 10-1 (15 giugno 1982) la partita con più reti segnate. La Russia, per l’assegnazione, ha vinto lo scrutinio alla seconda votazione battendo Portogallo-Spagna, Belgio-Paesi Bassi e Inghilterra.

 

Il prossimo Mondiale, nel 2022, sarà per la prima volta nella storia d’inverno e probabilmente a 44 squadre e non più 32. 

 

Ecco godiamoci questo da appassionati e disperiamoci per non esserci qualificati, abbiamo ancora sette mesi per pensarci.

 

Di seguito tutti i gironi.

GIRONE A

Arabia Saudita, Egitto, Russia, Uruguay

 

Per i complottisti ecco servito il girone perfetto, dove sulla carta Russia e Uruguay non dovrebbero avere difficoltà nel passare agli ottavi. Un occhio all’Egitto guidato da Héctor Cuper, vecchia conoscenza del calcio italiano, sponda Inter, che ha giocatori interessanti e cresciuti all’ombra dei più importanti campionati europei, come l’ex Fiorentina e Roma Salah. Anche il calendario spinge i padroni di casa che esordiranno contro l’anello debole Arabia Saudita, mentre l’Uruguay dovrà testare la reale forza degli egiziani.

GIRONE B

Iran, Marocco, Portogallo, Spagna

 

Un altro girone a senso unico? Parrebbe proprio di sì, con Spagna e Portogallo, campione d’Europa in carica, pronti a fare la propria parte contro Marocco e Iran. L’unica incognita è il calendario, perché spagnoli e portoghesi si scontreranno nella prima gara, allo Stadio Olimpico Fist di Sochi, il 15 giugno alle 18 (ora italiana, segnatevelo in agenda perché è uno di quei match da non perdere). Per Cristiano Ronaldo l’occasione di vendicarsi per l’ottavo di finale del 2010, quando la Spagna di del Bosque vinse 1-0 grazie alla rete di Villa al 63’.

GRUPPO C

Australia, Danimarca, Francia, Perù

 

Ritrovare la Danimarca per la Francia riporta al Mondiale del 1998, quello vinto, ricordi dolci, ma questa Francia non è quella di venti anni fa. L’esordio a Kazan il 16 giugno contro l’Australia potrebbe sembrare facile, ma gli australiani sono campioni d’Asia in carica e hanno vinto ben due sorteggi per arrivare in Russia. Grande dinamismo e grande grinta, vera grande incognita l’allenatore visto che il Ct delle qualificazioni, Ange Postecoglou, ha lasciato. Con la Danimarca, leggermente favorita (che poi da qui a giugno può accadere di tutto), i Socceroos si giocano il sogno degli ottavi di finale.

GRUPPO D

Argentina, Croazia, Islanda, Nigeria

 

Gruppo amarcord il D, dove l’Argentina trova la Nigeria come nel 1994 (2-1) e la Croazia come nel 1998 (1-0), in entrambi i casi, però, per i sudamericani il Mondiale è finito male. La squadra di Jorge Sampaoli è una delle favorite per la vittoria finale, finalista nel 2014 in Brasile. Higuain e Icardi sono ancora sotto osservazione e nessuno sa se faranno parte della spedizione russa. Ancora una volta, quindi, forse l’ultima, tutto girerà intorno a Leo Messi. In realtà questo è, sulla carta, il girone più equilibrato, poiché nessuna squadra può essere considerata facile, né la robusta Croazia, né l’esordiente Islanda e nemmeno la giovane Nigeria.

GRUPPO E

Brasile, Costa Rica, Serbia, Svizzera

 

Altro giro, altra corsa, altra pretendente al titolo. Perché il Brasile c’è sempre ed è quella che ne ha vinti di più. Girone per i verdeoro abbordabilissimo e partita completamente aperta per il secondo posto. I bene informati dicono sfida tra Serbia e Svizzera, ma noi italiani sappiamo bene quanto possa fare male il Costa Rica o probabilmente scopriremo quanto eravamo impresentabili quattro anni fa. La Serbia ha vinto il proprio girone di qualificazioni, la Svizzera deve ringraziare il milanista Rodriguez e un rigore per avere superato allo spareggio l’Irlanda del Nord, ma in Russia si riparte da zero e ciò che è stato fatto non conta più.

GRUPPO F

Corea del Sud, Germania, Messico, Svezia

 

“Benvenuti nel girone dei campioni del mondo” hanno scritto su Twitter il social media manager della federazione tedesca agli amici svedesi e, diciamolo, la cosa ci diverte un po’. Vero è, purtroppo, che in un gruppo così la Svezia ha serie chance di accedere agli ottavi di finale. Il Messico è una squadra dura sugli stinchi ma non così tecnica come in altre edizioni. La Corea del Sud corre ma può sbattere ovunque. Pure il calendario favorisce Germania e Svezia che, il 17 e 18 giugno, affronteranno rispettivamente messicani e coreani. Occhio, però, perché la seconda facilmente incontrerà il Brasile negli ottavi, ci vuole concentrazione, anche per la Germania.

GRUPPO G

Belgio, Inghilterra, Panama, Tunisia

 

Pure per l’Inghilterra due déjà vu. Nel 1990 agli ottavi contro il Belgio (1-0) e nel 1998 all’esordio con la Tunisia (2-0), due ricordi felici per una Nazionale che non ha niente da dimostrare se non fare un buon Mondiale e, magari, ritagliarsi il ruolo di underdog, anche se è l’Inghilterra, anche se ha inventato il gioco del calcio come lo intendiamo oggi. Belgio nomi alla mano fortissimo, più degli inglesi, con Tunisia e Panama vittime sacrificali. Panamensi all’esordio assoluto, ma non sono l’Islanda che agli Europei ha già fatto vedere il suo valore. Inghilterra-Belgio all’ultima è una garanzia.

GRUPPO H

Colombia, Giappone, Polonia, Senegal

 

Un bel mix di continenti ed esperienze quest’ultimo, dove a parte la Colombia è difficile pronosticare un’altra qualificata. Si potrebbe dire Polonia sulla fiducia, ma il Giappone non è più una primipara dei campionati del mondo e il Senegal ha addosso un entusiasmo, insieme con alcuni giocatori di valore internazionale, capace di mettere in difficoltà chiunque, soprattutto alle prime schermaglie. Il 19 giugno l’esordio con Polonia-Senegal e Colombia-Giappone. Chi passa incontra le prime due del gruppo G e sarà tutto molto interessante. Per le partite di cartello, però, aspettiamo gli scontri diretti.

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