Gli incubi dell'Inter e i “giochetti" di Allegri. L'ultimo sabato di calcio del 2017

Leo Lombardi

La squadra di Spalletti vuole ritrovare la vittoria contro la Lazio. Il Milan cerca conferme a Firenze. La Juventus non vuole lasciar scappare il Napoli

FIORENTINA-MILAN

(sabato ore 12.30, arbitro Banti di Livorno)

Basta poco per capovolgere un mondo, soprattutto nel calcio. Il Milan lo ha fatto nel derby di Coppa Italia, manifestazione che viene sempre in soccorso quando la stagione va male. Inter battuta con determinazione e buona sorte, visto che l'hanno decisa cambi obbligati dagli infortuni. Antonio Donnarumma non è un predestinato come il fratello Gigio, ma ha dimostrato che definirlo parassita è quantomeno ingeneroso. Cutrone ha invece confermato che si potevano investire meglio i 65 milioni (Kalinic+André Silva) spesi per l'attacco. Si attende cambio di passo anche in campionato.

ATALANTA-CAGLIARI

(sabato ore 15, arbitro Pasqua di Tivoli)

L'Atalanta ha aumentato le frequenze, come le era capitato la passata stagione in questo periodo. Tra campionato e coppe varie sono arrivate sei vittorie e due pareggi in otto partite. Un solo ripianto: là davanti Gomez non ingrana, ultimo gol il 28 settembre, una vita fa. E una paura, come ribadito da Gasperini. Lui, fin da quando era al Genoa, attendeva con timore il mercato di gennaio, quando gli smontavano le squadre. Un anno fa si è ritrovato senza Gagliardini, ora potrebbe salutare Spinazzola. Ma, conoscendolo, non si farà trovare impreparato.

BENEVENTO-CHIEVO

(sabato ore 15, arbitro Fourneau di Roma)

Uno sguardo veloce all'Europa. Nei cinque maggiori campionati soltanto il Colonia annaspava in fondo alla classifica: a metà dicembre ha dato un colpo d'ali con la prima vittoria sul Wolfsburg. Nel resto del continente soltanto il Vitosha Bistritsa, in Bulgaria, non ha ancora colto un successo, ma almeno ha messo di fila cinque pareggi. In serie A non si era mai vista una squadra come il Benevento (un solo punto in 18 partite), l'acciaccato Chievo è l'ultima occasione di chiudere in maniera degna un 2017 che aveva regalato una prima volta inaspettata.

BOLOGNA-UDINESE

(sabato ore 15, arbitro Gavillucci di Latina)

A volte i giocatori fanno di tutto per dare ragione a chi sostiene che è più facile cambiare un tecnico che una squadra intera. Dopo aver sostituito Delneri e aver perso al debutto con il Napoli, Oddo ha inanellato un serie di quattro vittorie consecutive. Nel Bologna si è risvegliato Destro, uno dei tanti (presunti) talenti italiani mai trasformatisi in giocatori veri.

ROMA-SASSUOLO

(sabato ore 15, arbitro Orsato di Schio)

Di Francesco ritrova per la prima volta il Sassuolo con cui era approdato in serie A e con cui era arrivato alla qualificazione in Europa League. Ha costruito una Roma solida, ma con un problema in attacco: se si ferma Dzeko, come sta capitando da tempo, si fatica assai. E la sconfitta di misura con la Juventus lo ha ribadito. Ultima in Italia per Paolo Cannavaro (foto) prima di volare in Cina dal fratello Fabio, per ragioni di famiglia e di lavoro: gli farà da viceallenatore al Guangzhou.

SAMPDORIA-SPAL

(sabato ore 15, arbitro Pairetto di Nichelino)

Mirco Antenucci (foto) ha avuto una lunga e dignitosa militanza tra serie C e B, con una ventina di partite in serie A nel Catania. Era emigrato in Inghilterra, nel Leeds che Cellino aveva cercato di rilanciare prima di gettare la spugna e cederlo per 50 centesimi (sì, 50 centesimi). Il centravanti è tornato la passata stagione, con 18 reti ha contribuito alla promozione della Spal, che oggi sta cercando di salvare. Lo fa a 33 anni, quando le carriere tramontano, e per questo se la gode ancora di più.

TORINO-GENOA

(sabato ore 15, arbitro Irrati di Pistoia)

In passato Torino-Genoa (o Genoa-Torino) era partita dell'esito scontato, per la storica amicizia tra i club e le tifoserie. I risultati aiutavano la squadra più in difficoltà, ce la si giocava davvero quando non c'era più niente da chiedere alla classifica. Poi qualcosa si è rotto, al punto che un eventuale approdo di Gasperini sulla panchina granata viene visto storto: colpa di una partita di fine stagione 2009, quando il Genoa vinse sul campo di un Torino che aveva disperato bisogno di punti e che sarebbe retrocesso la domenica successiva. Da allora nulla è stato più come prima.

INTER-LAZIO

(sabato ore 18, arbitro Rocchi di Firenze)

Anche in Coppa Italia l'Inter è stata quella versione campionato. Più che la sconfitta con il Milan, preoccupa l'involuzione nel gioco. E se non segna Icardi (foto), allora le speranze sono a livello zero. Si era sempre parlato di Spalletti come l'uomo della svolta, ma per i miracoli evidentemente non è ancora attrezzato. Nel momento più duro (tre sconfitte consecutive) si presenta l'avversaria meno accomodante, visto che la Lazio ha scoperto anche il pragmatismo.

VERONA-JUVENTUS

(sabato ore 20.45, arbitro Mazzoleni di Bergamo)

Fine anno con il campionato, e con la Juventus. I bianconeri hanno ripreso il solito cammino cannibalesco: cinque vittorie consecutive, le avversarie dirette (Inter esclusa) battute con gol-lampo e successiva gestione del match. La stessa concretezza che Allegri adopera per sfruttare la rosa più ampia e competitiva del campionato, al punto che i giornalisti al seguito non azzeccano mai una formazione alla vigilia. Il tecnico si diverte, con lui la squadra e i tifosi.