Per Tom Brady giocare il Super Bowl è come bere 37 bicchieri d'acqua
Il senso dell'idratazione per il quarterback dei New England Patriots e la sua filosofia a metà fra il calvinismo puritano e la saggezza orientale
Il segreto di Tom Brady è l’idratazione, e il segreto dell’idratazione è l’acqua, come ci ha insegnato l’immortale Zoolander. Certo, anche la fede nella religione del football e il gelato all’avocado hanno un ruolo nella spiegazione di questo miracolo umano e sportivo che a 40 anni arriva alla sua ottava finale del Super Bowl, ma l’acqua è l’elemento essenziale, e non c’è nulla di metaforico o onirico.
In “The TB12 Method”, il libro che snocciola la sua filosofia a metà fra il calvinismo puritano e la saggezza orientale, Brady dice che beve 37 (trentasette) bicchieri d’acqua al giorno. La regola minima, roba ai limiti del “don’t try this at home”, è presto enunciata: “Bevi almeno l’equivalente in acqua della metà del tuo peso corporeo ogni giorno. Questo è il minimo. Idealmente bisognerebbe bere anche di più, magari con aggiunta di elettroliti”. Seguire un regime idrico tanto abbondante non vi farà diventare delle leggende della palla ovale né conquistare Gisele Bündchen, ma Brady sostiene che le grandi bevute che si fa ogni giorno, e immaginiamo il divertimento, sono buona parte della ragione per cui i suoi muscoli sono così soffici ed elastici, come se avesse vent’anni di meno.
Ormai è chiaro che Brady è una specie di testimonial dell’immortalità, un santone del ringiovanimento, ma per la prima volta si scopre che l’acqua è il punto focale. Ma bisogna bere tanto, eccedere.
A volte, racconta il quarterback dei New England Patriots, “penso di essere l’uomo più idratato del mondo”, che detta così sembra un incrocio fra una vecchia puntata di “Scommettiamo che?” e un freak show di P.T. Barnum. Se accanto alla gara di mangiatori di hot dog facessero quella dei bevitori di acqua purissima, Brady vincerebbe a mani basse. Poiché Brady abita nell’olimpo dell’idratazione, non sulla terra – che pure è molto acquosa, come sappiamo dalle scuole elementari – il fatto che abbia esteso il consiglio ai potenziali emulatori che ci sono là fuori, gente che farebbe qualunque cose per avere un’unghia delle qualità del loro idolo, ha fatto allarmare i nutrizionisti americani. Ariane Resnick, che già in passato ha rimproverato diverse star per le diete malsane che spacciavano per toccasana, ha ricordato en passant che l’eccesso di acqua può essere fatale: “Il corpo umano ha un limite nell’acqua che può trattenere”, ha spiegato, invitando tutti a non seguire alla lettera le indicazioni del semidio del football, quello a cui tutta l’America ad eccezione di Boston augura di perdere.