Discesa libera azzurra. Sofia Goggia è d'oro a PyeongChang 2018
La discesista di Bergamo batte Ragnhild Mowinckel e Lindsey Vonn. Mai prima d'ora un'italiana aveva conquistato l'oro olimpico nella discesa libera nella storia delle Olimpiadi
Da Bergamo a PyeongChang ci sono quasi novemila chilometri, lo slancio giusto per affrontare gli ultimi duemila e trecentottanta metri della discesa libera al meglio. Quelli che Sofia Goggia ha interpretato più velocemente di chiunque altra, quelli che hanno regalato la prima medaglia olimpica alla venticinquenne italiana, il terzo oro per la compagine azzurra ai Giochi olimpici invernali.
REGINA DELLE TOFANE
Sofia Goggia domina a Cortina d'Ampezzo, secondo successo consecutivo in discesa libera davanti a Lindsey Vonn! #EurosportSCI | https://t.co/yeuDfSfQxW pic.twitter.com/h59CegQIRY— Eurosport IT (@Eurosport_IT) 19 gennaio 2018
Giù dal Monte Gariwang, su due metri di sci che superavano i cento all'ora, Goggia ha fatto quello che sapeva di poter fare, cioè vincere, non ha fatto quello che molte volte ha fatto per troppa voglia di strafare, cioè sbagliare (le cosiddette "goggiate"), ha soprattutto scombianato tutto quello che in molti si aspettavano, primi tra tutti forse gli organizzatori, ossia concedere il palcoscenico e la corona della velocità a sua maestà Lindsey Vonn, la sciatrice più forte degli ultimi anni, probabilmente all'ultima Olimpiade della carriera. L'americana era rientrata da un infortunio, era tornata a vincere, e per bellezza, fama, palmares rimane ancora l'immagine globale dello sci mondiale, la copertina che poteva servire per dare lustro all'esperienza sudcoreana.
E invece alla stazione sciistica di Jeongseon, la più veloce è stata la più giovane Goggia, perfetta in tutta la discesa, scaltra e brava a trovare a metà percorso, nel punto dove si poteva fare la differenza, le linee giuste, quelle che sono valse quei quarantasette centesimi buoni per superare Vonn. Che però ha conquistato solo il bronzo. Tra le due grandi amiche e rivali si è inserita infatti la norvegese Ragnhild Mowinckel, pettorale numero diciannove, l'unica a riuscire a spezzare il duopolio delle due migliori atlete in circolazione, almeno per quanto riguarda la discesa libera.
L'ultima oro azzurro olimpico nello sci alpino femminile era datato 2002 e firmato Daniela Ceccarelli, ma era Super gigante. Mai un'italiana era riuscita a salire sul gradino più alto del podio nella discesa libera, neppure Isolde Kostner, argento a Salt Lake City e bronzo a Lillehammer dodici anni prima, nel 1994.