Il vecchio Mazzarri e il nuovo Gattuso. La domenica nel pallone

Leo Lombardi

L'allenatore del Torino incontra l'Inter, il club dove doveva coronare la sua carriera senza riuscirci. Il tecnico del Milan invece cerca una vittoria con il Sassuolo per brindare al rinnovo

TORINO-INTER

(domenica ore 12.30, arbitro Tagliavento di Terni)

 

L'Inter era sembrata il coronamento di una carriera di ottimo manovale della panchina. Walter Mazzarri ci era arrivato dopo una salvezza incredibile con la Reggina (-15 di penalizzazione), due buoni anni di Sampdoria e quattro ottimi di Napoli. Dopo una prima stagione discreta, il licenziamento a novembre 2014 fu vissuto come una liberazione da tutti. Il tecnico ritrova i nerazzurri per la prima volta, sull'onda di un Torino che pare essersi scrollato di dosso molte paure. Le avversarie erano Cagliari e Crotone, meglio quindi andar cauti.

CROTONE-BOLOGNA

(domenica ore 15, arbitro Calvarese di Teramo)

 

Zenga e Donadoni erano i punti di fermi dell'Italia al Mondiale '90: avevamo le potenzialità per vincerlo, fummo fermati in semifinale dall'Argentina per un'uscita a farfalle del primo su Caniggia e per un rigore sbagliato dal secondo nella serie dal dischetto. Dei due sta peggio Zenga, scivolato tra le ultime tre e con cinque sconfitte nelle ultime sei partite.

NAPOLI-CHIEVO

(domenica ore 15, arbitro Manganiello di Pinerolo)

 

A Napoli proseguono imperterriti nel disseminare alibi nel caso di mancato approdo allo scudetto. L'ultimo è l'accusa al Sassuolo di essersi impegnato troppo perché dependance della Juventus. Anche da questi particolari si vedono i segnali di crescita, non solo di una squadra e di un club, ma di un ambiente tutto. E se si rimane a tali bassi livelli, le prospettive sono direttamente proporzionali.

VERONA-CAGLIARI

(domenica ore 15, arbitro Valeri di Roma)

 

A Benevento ci può stare di perdere, ma il Verona ha scelto la maniera più imbarazzante in una stagione già esecrabile di suo. Ed è cominciata la fuga dalle responsabilità, come se le colpe fossero di tutti e di nessuno al tempo stesso. Salvarsi è ancora possibile, ma non complicato. Contro il Cagliari arriva l'ennesimo salvagente, basta solo afferrarlo.

UDINESE-LAZIO

(domenica ore 18, arbitro Rocchi di Firenze)

 

In altri tempi Massimo Oddo avrebbe già avuto tra le mani un biglietto di sola andata, a Udine lo hanno però confermato, nonostante sette sconfitte consecutive. Il tecnico tre partite fa aveva detto che, dopo la Juventus, sarebbero arrivate avversarie più abbordabili. Sassuolo, Atalanta e Fiorentina non si sono rivelate d'accordo. In bocca al lupo contro la Lazio, miglior attacco d'Italia che non si distrae neppure in Europa.

MILAN-SASSUOLO

(domenica ore 20.45, arbitro Pairetto di Nichelino)

 

Il derby non è stato di quelli da ricordare, Rino Gattuso può comunque mandare a memoria questa settimana con un rinnovo del contratto fino al 2021 e con uno stipendio in linea con quelli di quando giocava. Al Milan avrebbe dovuto essere di passaggio, non appena venne annunciato al posto di Montella già si facevano i nomi di chi sarebbe venuto dopo di lui, a cominciare da Ancelotti. Alla squadra ha ridato un senso di appartenenza e, diciamolo pure, anche un gioco. La prossima stagione potrà partire dall'inizio: sarà un bel banco di prova.

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