Ibra, Rossi, Nibali, Vettel e Federer dovranno essere all’altezza del proprio passato. O smettere
Non tutti possono tuffarsi in questo 2020 con la leggerezza di Federica Pellegrini che, con qualsiasi piazzamento uscirà dall’acqua della piscina di Tokyo, resterà una regina. Comunque vada per lei sarà un successo, poiché questi Giochi sono già i tempi supplementari di una carriera quasi infinita. Per tanti altri campioni il 2020 è un muro da scavalcare, uno spartiacque tra una carriera da proseguire o da interrompere. Ci sono atleti, grandissimi, indiscutibilmente mostruosi per quanto hanno già ottenuto, che guardando al futuro sanno come tutto dipenda dal loro 2020. Perché se non vinceranno più come un tempo o non si divertiranno più come quando dominavano loro, allora saranno costretti a cambiare aria e vita. Pensate a Ibra, a Valentino Rossi, a Sebastian Vettel, a Vincenzo Nibali, ma anche a sua maestà Roger Federer che l’8 agosto compirà 39 anni. Sono ex ragazzi nati negli anni Ottanta o ancora prima come nel caso di Valentino, è il nonno della compagnia. Li chiamano millennial e oggi anche per loro sta arrivando il momento di diventare grandi.
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