Il Foglio Sportivo - calcio e finanza
Champions e Europa League ferme. L'Uefa fa finalmente i conti con il coronavirus
Alternative non c’erano: prima lo stop ai voli tra Italia e Spagna, poi la quarantena che ha coinvolto Inter, Juventus, Real Madrid e Chelsea
[Anticipiamo un articolo del numero del Foglio Sportivo in edicola domani e domenica. L'edizione di sabato 14 e domenica 15 marzo la potete scaricare qui dalle 23,30 di venerdì 13 marzo]
Non solo la Serie A, l’emergenza sanitaria legata al coronavirus ha impatto anche sulle competizioni europee. L’Uefa, dopo giorni di tira e molla, gare sospese e altre a porte chiuse, ha deciso di fermare le coppe: non si giocherà infatti in Champions League né in Europa League nella prossima settimana. In attesa, inoltre, di eventuali nuove decisioni che potrebbero essere prese martedì, quando è stato fissato un vertice con i rappresentanti di federazioni, leghe, club e giocatori per valutare la risposta alla pandemia: sempre più probabile lo slittamento al 2021 dell’Europeo.
Un ritardo decisionale dovuto anche ai molti interessi economici in campo: Champions ed Europa League valgono 3,1 miliardi di euro l’anno (rispettivamente 2,8 miliardi e 360 milioni) per i conti dell’Uefa, con broadcaster e aziende che, potenzialmente, potrebbero chiedere indietro una corposa fetta di quanto speso in caso di annullamento totale della competizione. Tuttavia, alternative questa volta non c’erano: prima lo stop ai voli tra Italia e Spagna che ha portato al rinvio di Inter-Getafe e Siviglia-Roma, poi la quarantena che ha coinvolto la stessa Inter così come Juventus, Real Madrid e Chelsea, tre delle otto squadre che sarebbero dovute scendere in campo nel ritorno degli ottavi di Champions. Il recupero delle gare diventa così un rebus, mentre le società iniziano a fare i conti sui potenziali danni. Secondo le stime di Calcio e Finanza, si parla di potenziali 85mila spettatori tra la gara di andata per l’Inter a San Siro (50mila) e quella di ritorno tra una settimana per la Roma all’Olimpico (35mila), con incassi per circa complessivi 2,5 milioni (circa 1,25 milioni ciascuno). Numeri decisamente maggiori in Champions League, dove per la Juventus il mancato incasso nella sfida con il Lione si aggira intorno ai 5,5 milioni di euro, cifra simile a quella che perderà il Barcellona per la gara col Napoli: “Il danno economico per noi si aggirerà intorno ai 6 milioni, ma ora conta la salute”, ha spiegato il presidente blaugrana Bartomeu. E, in caso di annullamento definitivo, ci sono anche 13 milioni in Europa League e 40 milioni in Champions come massimo premio per la vittoria che i club potrebbero non incassare.