“Temo che salti il sistema sportivo italiano”. Paolo Barelli deputato di FI, è presidente della Federnuoto dal 2000. Le discipline che fanno riferimento alla sua Federazione conquistano molte delle medaglie che inghirlandano la sede del Coni. La sua acqua di competenza va da quella dove filano verso l’oro Federica Pellegrini e Gregorio Paltrinieri a quella dove si agitano le “sciure” dell’acquagym, per qualche chilo in meno. Barelli è lucidamente preoccupato. “E’ un momento di grande crisi, ho paura che salti il sistema sportivo italiano. Se fallisce, fallisce anche l’agonismo. Il quadro è questo: lo sport si regge sulle società che consentono l’attività quotidiana di amatori e professionisti. Questa attività non è garantita né dalla scuola, né dallo Stato, a cui, in Italia si è sostituito l’associazionismo. Ci siamo sempre detti che siamo i più bravi, ed è vero. Il nostro sistema è virtuoso, ma fragile perché si regge sulla passione, sulla generosità. Le fondamenta sono solide ma poggiano esclusivamente sul volontariato e sull’impegno economico di tanti dirigenti di provincia”.
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