il foglio sportivo – il ritratto di bonanza

Playoff, ottima idea

Alessandro Bonan

Le stagioni del calcio troppo spesso si concludono in maniera malinconica, con squadre ormai sicure del successo finale prima ancora che inizi la primavera

La velocità di questi tempi è un concetto relativo. Che cosa va più forte tra un treno e un’idea? Dipende da quante fermate il treno (o l’idea) deve fare. Il calcio italiano dopo varie soste in diverse stazioni sta giungendo a destinazione. Il campionato ricomincerà e forse sarà anche portato a termine. Il pensiero è andato al passo con il treno, e non è certo un complimento per nessuno, visto che l’idea solitamente è un lampo. Si poteva essere meno litigiosi, confusi e procedere secondo logica: riapre l’Italia, riapre anche il calcio. Stessa tempistica, con rischi inferiori vista la capacità di autocontrollo medico in possesso della facoltosa comunità calcistica, soprattutto quella dell’élite di serie A. Da ora in poi si sta a guardare l’orizzonte per vedere se il cielo dei contagi si schiarisce in attesa dell’inizio ufficiale dell’estate. Intanto si parla di piano B nel caso si debba fare un po’ più in fretta per non sovrapporsi all’inizio della Champions.

 

Tra le proposte, i famosi playoff (e playout). Detto subito al volo, prima che il treno superi anche il nostro pensiero, e quindi l’idea: ci piacciono. Anzi avremmo voluto vederli introdotti da molto tempo. Generano equilibrio, incertezza, attesa. Sono spettacolo televisivo e di folla (quando si potrà tornare allo stadio). In più, contrariamente al pensiero contrastante, restituiscono alla stagione cosiddetta regolare, un respiro superiore. Si giocherebbe per vincere sempre, in quanto la sconfitta sarebbe comunque rimediabile. Contenuti tecnici ed emotivi, quindi, ci portano a pensare che sarebbe una splendida opportunità per correggere un difetto. Le stagioni del calcio troppo spesso si concludono in maniera malinconica, con squadre ormai sicure del successo finale prima ancora che inizi la primavera. Si comincia la stagione con mille mortaretti sparati tra le stelle e si finisce con un cerino che si addormenta tra le nostre mani. Nel basket i playoff sono diventati quasi l’essenza del gioco, in quanto spingono all’estremo il concetto della vittoria in uno sport dove non è previsto il segno X. Ed è questo il punto, i playoff nel calcio renderebbero il pareggio un risultato diversamente utile: un brodino sciocco (sciapo per i non toscani), rispetto a un piatto di spaghetti all’arrabbiata. Bisognerebbe farlo subito? Meglio concludere come si è iniziato per non cambiare le regole del gioco in corsa. Anche se ormai, con questo virus, tutti gli schemi sono saltati. Occorre salire in fretta sul treno giusto e, con l’ottimismo di chi sa come interpretare il futuro, guardare dal finestrino il panorama delle idee più intelligenti che ci circonda.

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