Hamilton asfalta tutti. In Ungheria è requiem Ferrari
Al Gp d'Ungheria dominio Mercedes. Oltre alla competizione, i tedeschi puntano a controllare il circus. L'imperatore è Toto Wolff, team manager della scuderia anglo-tedesca
Ad un certo punto avrebbero potuto anche mettergli le gomme da neve. E la sua Mercedes avrebbe asfaltato tutti comunque. Lewis Hamilton non ha vinto il Gran Premio d’Ungheria. Lewis Hamilton ha “distrutto” il Gran Premio di Ungheria.
Verstappen, secondo, ha impedito l’abbiocco post prandiale stampandosi prima del via e costringendo i suoi meccanici al miracolo per rimetterlo in pista. Bottas, al solito, quando il gioco si è fatto duro è arrivato dove il suo valore merita: terzo.
Inutile il requiem sulle Ferrari. Tristi ma almeno vive in qualifica, le rosse sono sprofondate oltre l’immaginabile. Per molti tifosi del Cavallino è stato paradossalmente meglio vedere Leclerc che salta in collo a Vettel in Austria e mette fuori entrambi piuttosto che assistere a Hamilton che doppia e ridoppia i due di Maranello, pulcini bagnati costretti a inchinarsi ad uno strapotere che sta andando oltre l’imbarazzo (degli altri).
Il disegno è chiaro e ricorda Star Wars. Toto Wolff, novello Darth Vader, vuole il dominio incontrollato sulla galassia della Formula 1. Vuol diventare come fu Bernie Ecclestone e il Nuovo Ordine prevede che i motorizzati Mercedes facciano a pezzi tutti gli altri in questi due anni di regolamenti non modificabili.
Quando avrà potere di vita e di morte su tutto il circus, Darth-Toto ordinerà agli altri di incoronarlo Imperatore. La lotta, ormai è chiaro, non è più in pista ma negli uffici. La Ferrari si sta coalizzando con Honda e Renault per tentare di dimostrare che la potenza dei grigi con la livrea della Morte Nera è irregolare.
I tedeschi gonfiano il petto e rispondono: “da che pulpito, voi che avete barato lo scorso anno!”. Binotto guida un team che ha già perso la battaglia 2020 (e quindi anche il 2021 non lascia tante speranze) e tenta di sovvertire l’Impero con le sole armi della politica. Quelle dei motori, dei telai e di tutto quel che fa Formula 1 l’hanno già vinta loro. Hamilton dopo la prima gara in Austria ha messo a segno due diretti destri tremendi in faccia a Bottas e tutto lascia pensare che molto presto aggancerà a Schumacher a quota 7 titoli mondiali.
Dopo tre domeniche una in fila all’altra ora ce ne sarà una di stop. Poi due gare a Silverstone e una a Barcellona. L’anno scorso all’Hungaroring Vettel arrivò terzo a un minuto, Leclerc quarto a 1 e 05. Oggi nemmeno sono calcolabili i distacchi perché Hamilton se non avesse ricambiato le gomme per fare il giro veloce li avrebbe doppiati due volte. Darth Vader ha lanciato la sfida e per ora di Luke Skywalker in giro non se ne vedono.