La lezione di Max Verstappen a Silverstone

Il Gp del 70° Anniversario ha dimostrato che le Mercedes non sono imbattibili: per batterle bisogna essere migliori di loro nella gestione dell’usura degli pneumatici. Leclerc è quarto dopo una grande gara

Fabio Tavelli

Sia gloria a Max Verstappen. E ai piloti, in generale, rispetto al potere degli ingegneri e della tecnologia. Se Hamilton era Gastone su Paperino Bottas una settimana fa, nel GP dei 70 anni il Re Nero ha chiarito che la sua dose di fortuna è largamente minoritaria rispetto al gap che ha nei confronti del suo scudiero. Verstappen ha vinto la gara un po' nel Q2 di sabato, quando ha passato il taglio con la gomma bianca e ha quindi potuto smarcarsi dalla strategia delle Mercedes, e un po’ con una gara perfetta nella quale ha dimostrato che saper gestire gli pneumatici è una componente fondamentale nei piloti di oggi.

 

Perché la Mercedes non ha vinto il GP dopo aver sdraiato tutti in qualifica? Le grigio-nere sono talmente potenti che triturano le gomme e vedere i due di Brackley distruggere le gialle dopo nemmeno 15 giri fa chiaramente capire che per batterli bisogna essere migliori di loro nella gestione dell’usura. Fenomenale in questo è stato Charles Leclerc, capace di portare a casa il quarto posto riuscendo a fare una sola sosta e dimostrando ancora una volta che questo ragazzo è della pasta di Verstappen ed Hamilton. Peccato sia imprigionato in una vettura che palesemente è troppo inferiore a Mercedes e Red Bull. Nella Ferrari non può però non aprirsi la questione Vettel. In cinque gare ha fatto sesto in Ungheria e due decimi posti. Anche oggi a Silverstone un disastro. Si è girato da solo alla prima curva e mentre il suo compagno a un certo punto lottava con Bottas lui restava dietro le Alpha Tauri. Sebastian Vettel è certamente il primo a rammaricarsi di questa crisi e non sarebbe rispettoso dei suoi 4 titoli mondiali dubitare se non sia il caso di metterlo subito a riposo e di evitargli un calvario, retribuito con una quarantina di milioni per altro, non degno della sua antica classe. Il confronto con Leclerc è ai limiti dell’imbarazzo visto che il ragazzino in cinque gare ha fatto due podi e un quarto posto e solo in Ungheria è arrivato dopo il tedesco. Resta un problema di non poco conto per Mattia Binotto, da qualche giorno spogliatosi della carica di direttore tecnico per tenere unicamente quella di Team Principal.

 

Il Mondiale non è riaperto solo perché non era chiuso prima. Ma i 30 punti che Hamilton ha su Verstappen sono diversi dai 30 che settimana scorsa aveva su Bottas. Dovrebbe essere il contrario visto che c’è una gara in meno. Ma Lewis sa che un conto è avere in scia Bottas e un altro sentire il Motorone di Max. Sapendo anche che senza il problema avuto da Verstappen nel primo GP di Austria e la scellerata decisione del primo GP di Silverstone di fermare l’olandese mentre alle Mercedes si consumavano le gomme avremmo una classifica molto più corta. Se ne riparla a Barcellona nel prossimo week end, dove Verstappen quattro anni fa vinse il primo Gran Premio della sua carriera.