Ferrari, così è troppo
A Barcellona vince il solito Hamilton, la Rossa si salva con Vettel (settimo) e sprofonda con Leclerc. Binotto punta a vincere nel 2022, ma come possa riuscirci un team che oggi non è in grado di mettere in pista una vettura decente è un mistero dello sport
Lewis Hamilton apre il DRS per superare il record di vittorie di Michael Schumacher. Lo farà presto (è a meno 3), così come presto eguaglierà il tedesco nel numero dei titoli Mondiali (7). A Barcellona tre sole auto a pieni giri, le Mercedes e Verstappen. Tutti gli altri doppiati. Due cose: le grigio-nere non hanno sofferto con le gomme e l’olandese della Red Bull è l’unico a poter stare da quelle parti. Nella nuova giornata disastrosa della Ferrari si salva questa volta Vettel (settimo), capace di gestire magistralmente gli pneumatici e di evitarsi la seconda sosta. Altrimenti sarebbe sprofondato fuori dalla zona punti. Ma quello del tedesco è un miracolo, una prestazione che va oltre il pessimo livello della macchina. Leclerc ha parcheggiato ai box dopo 37 giri per un problema elettrico. Sinceramente è ormai troppo. A Barcellona in febbraio la Ferrari ai test di inizio stagione era considerata la terza forza, con non remota ipotesi di poter insidiare la Red Bull. Ora le rosse sono affondate, il settimo posto di Vettel viene accolto come una vittoria. In sei gare le uniche gioie, si fa per dire, le hanno prodotte i piloti. I due podi di Leclerc e il Vettel di Montmelo’ sono però episodi frutto o di un caso fortunato o di una prodezza individuale. La Ferrari, intesa come squadra, ha sbagliato tutto. Ha sbagliato strategia pasticciando con Vettel e ha pure fallito nelle previsioni del tempo, annunciando al tedesco la pioggia dopo il 50esimo giro. Pioggia che naturalmente appena sentito il team radio ha pensato bene di andare altrove. Se Vettel non avesse guidato come da tempo non gli accadeva staremmo commentando un sicurissimo “zero” alla voce punti. La salita del Golgota continua, ora Spa e Monza (i prossimi due appuntamenti) ci riporteranno alla mente le gare dello scorso anno, quando Leclerc fece impazzire il popolo rosso e diede una dimostrazione di forza che oggi sembra lontana anni luce. Binotto dice che la Ferrari punterà al secondo posto nel 2021 e poi si giocherà tutto nel 2022, quando cambieranno i regolamenti. Come possa riuscirci un team che non è in grado di mettere in pista una vettura decente è un concetto che appartiene ai misteri dello sport e si affida, per ora, ad una fiducia che il Team Principal della rossa ha via via eroso gara dopo gara.