Per provare a comprendere le ragioni della crisi profonda del Barcellona si può partire rileggendo alcune dichiarazioni di Leo Messi: “Da qualche tempo molti giocatori della cantera se ne sono andati e la filosofia del club poggia proprio sul lavoro del settore giovanile. In molti vengono da fuori e adattarsi alla nostra idea di gioco è difficile, richiede tempo”. Era il 2018 e solo un anno prima il sedicenne Eric Garcia, considerato un potenziale erede di Puyol, era passato al Manchester City. Prima di lui avevano abbandonato la Masía Dani Olmo, ora protagonista al Lipsia, e il giapponese Kubo, messo sotto contratto dal Real Madrid. Si aggiungano le cessioni di Thiago Alcantara, Adama Traoré e Jonathan Grimaldo, e le si consideri in rapporto alle cifre spese per tesserare calciatori nello stesso ruolo: più di 150 milioni per André Gomes e Coutinho; 41 per Malcom e 105 per Dembelé; 30 per Junior Firpo. Si otterrà una parziale misura dello sperpero di denaro compiuto dall’attuale dirigenza.
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