Ha retto poco il bluff che Nicolas Higuaín, fratello e agente di Gonzalo, ha provato a giocare nella partita con la Juventus. Ci era riuscito lo scorso anno, quando il Pipita aveva ingannato tutti con un mese a mille, gol decisivi nelle prime giornate e una forma quasi smagliante. I più pigri tra noi si erano subito sbilanciati con la sagra del già visto e dello scontato: con Maurizio Sarri in panchina Higuaín tornerà a essere decisivo e motivato come ai tempi del Napoli. Non a caso la Juventus aveva provato a liberarsene, ma senza successo. Ha passato il resto della stagione in pantofole, ma non se ne sarebbe andato nemmeno quest’estate. Quei sei mesi al Milan lo avevano incupito più di un sondaggio sulle regionali in Toscana arrivato nella sede del Pd, il finale di stagione al Chelsea era stata una pecetta che aveva retto per un po’. “Se qualcuno fa 15 gol in una stagione è un fenomeno, se li fa mio fratello è una merda”, ha detto l’elegante Nicolas cercando di spiegare il suo disappunto per l’esclusione di Gonzalo dai piani della Juve di Pirlo.
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