Il suo Dino – Roberto, riferito ai due Baggio in maglia azzurra al Mondiale Usa 94 – che non erano né fratelli né parenti – ha permesso alla nostra Nazionale di calcio di entrare nelle case degli italiani come se in campo scendessero degli amici di famiglia. Quello che fu necessario (per distinguere i due che giocavano insieme anche alla Juventus ed evitare una ridondante proposizione del cognome) si trasformò in un valore aggiunto. Un’intuizione semplice e geniale, come il suo autore. Bruno Pizzul quando era un giovane calciatore aveva una forte antipatia per i giornalisti sportivi che, a suo dire a ragione, lo bollavano, nonostante il suo impegno e la sua passione, come un centrocampista scarso. Ma la vita è strana e il friulano, assunto in Rai con regolare concorso, diventa poi parte di quella categoria.
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