La sfida mondiale sul ring di Roma, il ko tecnico inaspettato di Nino, le iniezioni di novocaina e il ruolo decisivo dell’allenatore della Lazio, “El Toto” Lorenzo
Carlos Monzon sbarca a Roma accompagnato da quattro persone soltanto per la sfida mondiale con Nino Benvenuti. L’argentino a livello internazionale è ancora uno sconosciuto. Il budget risicato per la trasferta non permette al pugile uno staff più strutturato. Patricio Russo è il profe che cura la parte atletica, José Menno lo sparring partner, Tito Lectoure il promoter, Amilcar Brusa la guida tecnica che lo ha accolto dieci anni prima e ora lo sta portando in cima al mondo. Il ridotto clan argentino viene ospitato per gli allenamenti nella Palestra Flaminio di Carlo Repetto. A disposizione per fare i guanti con Monzon c’è anche il pugile romano Mario Romersi, il primo a capire quanto male facciano i pugni di “Escopeta”.
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