“Il ruolo del portiere non è cambiato, Yashin il migliore”. Parla il numero 1 dell’Italia campione del mondo nel 1982 inserito da France Football nelle nomination per il “gardien d’Or” del Dream Team di tutti i tempi
Se chiudi gli occhi e pensi a Dino Zoff lo vedi lì, davanti alla regina Sofia, col sorriso un po’ imbarazzato di uno che sembra esserci finito per sbaglio. Invece sta per ricevere quel trofeo più importante del mondo, un certificato di felicità. Per gli italiani Zoff è una data. È l’11 luglio 1982, perché quella notte, oltre ad alzare al cielo la Coppa del Mondo, Dino ci fece sentire un popolo che ce l’aveva fatta. Anni fa gli chiesi cosa c’era dietro a quel sorriso davanti alla consorte di re Juan Carlos. “Ero inebriato dalla vittoria – mi rispose – quando mi sono trovato davanti la regina Sofia volevo baciarla, lo stavo per fare davvero. Per fortuna ci ho ripensato”.
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