Quello che non sappiamo sulle condizioni di Michael Schumacher
A sette anni dall'incidente sulla neve di Meribel nulla è trapelato sulla salute del sette volte campione del mondo. Giusto così: la sua regola era "privacy assoluta"
Il 29 settembre del 2013, sette anni fa, a Meribel, Alpi francesi, Michael Schumacher cadde mentre sciava sbattendo violentemente il capo su di una roccia. Da allora, in Formula 1 e non solo in Formula 1, molto è cambiato, ma l'assenza di Schumacher si è continuata a sentire, nonostante Lewis Hamilton sia riuscito a ritoccare al rialzo diversi record del campione tedesco.
Ma come sta Schumi? In pochi lo sanno e chi lo sa non parla. D'altra parte la vita privata del sette volte campione del mondo è sempre stato, anche prima dell'incidente, un buco nero del gossip. "Privacy assoluta", ha sempre risposto il tedesco a chi gli chiedeva, mentre correva, notizie sui suoi familiari.
In questi anni attorno alle condizioni di salute di Michael Schumacher si è assistita a una triste danza fatta di titoli strillati e mezze dichiarazioni, nonostante queste dichiarazioni fossero tutte molto simile a quella che pronunciò Felipe Massa a maggio: "So come sta Schumacher, vive una situazione complicata”. Insomma: "Privacy assoluta". Come scrisse Fabio Tavelli su queste colonne sempre a maggio: "Come stia Michael Schumacher, se sia ancora vivo e perché la famiglia abbia eretto un muro invalicabile sono e rimangono fatti loro. Corinne è il miglior Ministro della Difesa che ogni Paese deve augurarsi di avere e il fatto che nessuno abbia mai fatto uscire anche un solo selfie con dietro il corpo del Campione dimostra come la privacy rimanga un bene ancora difendibile, seppur con non poca fatica".
L'unica cosa certa è che il prossimo anno in Formula 1 ci sarà un altro Schumacher, Mick, il figlio di Schumi. Inizierà con la Hass motorizzata Ferrari. La speranza di tutti i tifosi è che Mick Schumacher possa imparare in fretta e sedersi un giorno sulla Rossa che fu del padre.
Auguri Schumi.