Inter, Milan, Olimpia (e l’orizzonte Giochi 2026). Lo sport della città guarda tutti dall’alto. Sarà l’anno buono?
Lo sport di Milano guarda l’Italia dall’alto come i suoi nuovi grattacieli. Era ora che stesse al passo di una città esplosa a nuova vita prima che il virus maledetto tentasse di metterla in ginocchio svuotando piazze, negozi e ristoranti, ma anche lo stadio e i palazzetti. Senza il suo pubblico lo sport di Milano ha ripreso a comandare. Sembra una beffa, ma come dicono da queste parti, piutost che nient l’è mej piutost. Non c’è città in Europa che abbia totalizzato più punti di Milan e Inter, e l’Olimpia griffata Armani ha ripreso a marciare secondo l’antica tradizione. Il tutto con gli anelli olimpici sullo sfondo, ancora lontani, ma lì ad aspettare i Giochi invernali di Milano e Cortina 2026. E non è un caso che il quartier generale dell’organizzazione olimpica si sia insediato ai piani alti del Pirellone, il primo grattacielo della città, antico simbolo di un benessere che sembrava sparito prima dell’Expo che ha rimesso in piedi l’orgoglio cittadino. Nell’anno in cui, per colpa della pandemia che ha bloccato l’economia, Milano è crollata nella classifica della Qualità della vita del Sole 24 Ore, ha scalato le classifiche dello sport. Non c’è un nesso, ma un segnale di reazione sì.
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