Telefono Azzurro
De Luca e Letta chiamano Mancini per dargli consigli tecnici. L'intercettazione dell'Innamorato fisso
Il vizio di esponenti del governo di telefonare al ct della Nazionale. La satira di Maurizio Milani
Il vizio di esponenti del governo di telefonare al ct della Nazionale risale ai tempi di Edmondo Fabbri. Per dare ascolto ai quali, l’allora mister fu umiliato dalla Corea. Anche ai tempi di Tangentopoli il vizio non si è mai interrotto. Anzi si erano aggiunti i magistrati nel dare consigli tecnici al ct azzurro. Anche mister Mancini riceve diverse telefonate. Eccone una, intercettata da noi del servizio segreto parallelo vaticano. Vincenzo De Luca chiama: “Roberto! Complimenti”.
Mancini: “Grazie presidente”.
De Luca: “Roberto, volevo farti una proposta”.
Mancini: “Mi dica tutto, presidente”.
De Luca: “Con Attilio Fontana, Zingaretti, Zaia e altri avremmo deciso di fare un campionato italiano delle regioni”.
Mancini: “Mi spieghi meglio gentilmente”.
De Luca: “Subito! Figlio mio! Venti squadre, una per ogni regione. Ogni regione recluta giocatori e allenatore e li paga tramite legge domanda-offerta!”.
Mancini: “Una superlega delle regioni?”.
De Luca: “In pratica sì! Ma più bella!”.
Mancini: “Continui presidente!”.
De Luca: “Insomma, per farla breve ti voglio come allenatore della squadra della regione Campania. Se vinci il campionato, ti cedo il mio posto di governatore e divento per regolamento primo ministro. Siamo già d’accordo in Conferenza stato-regioni. Chi vince con la sua squadra va a Roma come premier al posto di Draghi”.
Mancini: “Che va al Quirinale!”.
De Luca: “Esatto!”.
Mancini: “Francamente presidente, se ci fosse un torneo del genere vorrei allenare le Marche”.
De Luca: “Ti capisco, sei di Jesi, sei legato alla tua terra. Ma guarda, Roberto, che non c’è vincolo territoriale. Calciatori e staff di allenatori possono venire da altre regioni o nazioni, la compravendita rimane come adesso. Come regione Campania ho un monte ingaggi di 500 milioni di euro. La Lombardia 750!”.
Mancini, per non offendere un futuro capo di governo: “Presidente! Mi faccia riflettere un attimo! Adesso sono concentrato sull’europeo, ci sentiamo più avanti”.
De Luca: “Ma certo carissimo! Mi raccomando, all’ala destra metti Bonucci e sposta più avanti Sirigu”.
Mancini: “Il portiere?”.
De Luca: “Ah, è un portiere? Niente, come non detto, pensavo era un mediano. Ciao!”.
Altra telefonata nel ritiro degli azzurri. Questa volta a chiamare Mancini è Enrico Letta: “Roberto! Sei un grande”. (segue nell’inserto IV)
Mancini: “Grazie segretario”.
Letta: “Ti chiamo per una cortesia. Avendo la Francia umiliato la Germania, è possibile ora un asse italo-francese per bilanciare il potere in Europa di Berlino?”.
Mancini: “Sinceramente seguo poco le notizie di politica estera”.
Letta: “Sai che sono legato alla Francia dove ho insegnato, ecc.”.
Mancini: “Certo, certo!”.
Letta: “Sia Macron che io avremmo piacere a una finale Italia-Francia”.
Mancini: “E’ il mio sogno arrivare in finale a Londra”.
Letta: “Allora la finale sarà quella, sicuro al cento per cento. L’unica cosa è che nella prima partita a eliminazione diretta, tu fai giocare Zaza”.
Mancini: “Ma non è nel gruppo”.
Letta: “Lo puoi convocare adesso! Ti mando un modulo prestampato dell’Uefa che in casi eccezionali…”.
Mancini: “Va bene! Ma Draghi lo sa?”.
Letta: “No! Draghi è all’oscuro di tutto, dei leader politici europei lo sappiamo solo Macron, Orbán, io e Erdogan. Loro fanno la semifinale Ungheria-Turchia 2-1”.
Mancini: “Ne parlo con la squadra!”.
Letta: “No! Non dire niente! Ci sono troppi giocatori azzurri che militano insieme nei club delle Nazionali oggi avversarie. Anzi, fai conto che questa telefonata non c’è mai stata”.
Mancini: “Ma cos’è, uno scherzo telefonico?”.
Letta: “Purtroppo no! Ma gentilmente Roberto, ritiro tutto quello che ti ho detto prima! Non ci siamo mai sentiti né visti…”.
Mancini: “Come vuole segretario! Auguri per le primarie a Roma”.
Letta: “Abbiamo già scelto. Se vinci l’Europeo, il nostro candidato sindaco sarà Calenda, se arrivi ultimo sarà Gualtieri. Ciao, grazie”.
Mancini: “Grazie a lei segretario, mi saluti tanto Alessandra Moretti”.
Letta: “Non mancherò! Mandami una maglia di Emerson che la regalo a tuo nome a lei”.
Maurizio Milani