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Il Foglio sportivo

Il meraviglioso mondo di Hinti, l'uomo che proverà a fermare Immobile

Giorgio Dusi e Giorgio Tosatto

Come molti suoi compagni di Nazionale, Martin Hinteregger gioca in Bundesliga. All’Eintracht di Francoforte, dove è un idolo dei tifosi 

Dopo la vittoria dell’Eintracht Francoforte contro il Bayern Monaco dello scorso 20 febbraio, sul web ha spopolato una sua foto nel tunnel degli spogliatoi con una cassa di birra tra le braccia. Nell’epoca dei calciatori super atleti, trovarne uno che beve birra senza doversi nascondere non è forse così usuale. Martin Hinteregger però di usuale non ha nulla. Fuori dal campo ha poco da spartire con i colleghi calciatori. Ne è grande amico, perché la sua genuinità è apprezzata da tutti, ma gli interessi in comune sono diversi. Per intenderci: quando esce con i suoi amici e compagni Trapp e Chandler, ‘Hinti’ sfigura. Loro vestiti firmati, lui col gilet e il cappello da pesca. Perché “la roba di Gucci mi sta scomoda”, ha confessato a Goal. L’eleganza non è di casa. Neanche in campo: bada al sodo. È uno vecchio stampo, con piedi poco educati, a volte goffo, ma tremendamente difficile da battere in un duello fisico o aereo. Macchinoso, ma veloce. Con un gran senso del contrasto. Hinteregger nel tempo libero fa il pilota, non di auto di lusso, ma di elicotteri. Per ora come hobby, ma ha già rivelato di volerne fare un lavoro full time, magari anche per le forze dell’ordine. Intanto si accontenta di portare in giro amici e compagni di squadra: per aiutare a creare affiatamento a febbraio ha concesso un tour a Tuta e N’Dicka, i suoi compagni nella difesa a tre dell’Eintracht Francoforte.

Di Hinteregger in questo periodo si parla in chiave Euro 2020: è il totem difensivo dell’Austria, avversaria dell’Italia negli ottavi di finale. Toccherà a lui provare a fermare le folate offensive della squadra di Roberto Mancini, sarà lui in prima battuta a occuparsi di Ciro Immobile. Non è al meglio per un problema alla coscia, ma ci sarà. 29 anni da compiere a settembre, la sua carriera si è sviluppata tra Salisburgo e la Bundesliga. Nel 2013 ha fatto parlare di sé per un gol da 71 metri in amichevole contro lo Schalke. Poi una parentesi al Gladbach e il passaggio all’Augsburg. Lasciato a gennaio 2019 in prestito, dopo dissidi pesanti con l’allenatore e la dirigenza. Direzione Francoforte, dove è diventato ben presto un’icona. Il gruppo Fußball 2000 gli ha dedicato la canzone Hinti Army, diventata un culto. In quella stessa stagione si è consacrato con l’incredibile prestazione nella doppia semifinale di Europa League contro il Chelsea, in cui è stato un muro per gli attaccanti avversari. Ha sbagliato il rigore nella serie finale che è costato l’eliminazione. I tifosi non solo lo hanno subito perdonato, ma nell’estate successiva hanno fatto partire una sorta di crociata per riportarlo all’Eintracht dopo il prestito, con bombardamenti di lettere d’amore e cartoline di preghiera nella sede dell’Augsburg e anche con scritte sull’asfalto per le strade del Tour de France: #FreeHinti. Nessuna ostilità. Solo tanto affetto. Hinti libero, con fatica, grazie ai 12 milioni di euro sborsati dall’Eintracht. Tornato a casa, al Waldstadion, si è fatto amare di nuovo. Stavolta a suon di goal: 9 complessivi in una stagione. Da difensore centrale, un exploit. Vorremmo dire che è stato subissato di messaggi in chat, ma fino a qualche mese fa non aveva nemmeno uno smartphone. Ora se l’è comprato ed è pure sbarcato su Instagram. Il nostro consiglio è di cercare il suo profilo e seguirlo. Online potete trovare anche un suo video mascherato da Sturmtrooper di Star Wars mentre suona la fisarmonica. Il meraviglioso mondo di Martin Hinteregger.

Giorgio Dusi e Giorgio Tosatto
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